“L’eliski sarà limitato ai sei comuni piemontesi con impianti di risalita attivi (Alagna, Formazza e Macugnaga nel Vco; Sauze d’Oulx, Cesana e Sestriere nel Torinese), e a quelli in cui si praticava nel 2016, recuperando così anche Sauze di Cesana. Sarà possibile anche nei giorni festivi, ma alcuni di questi saranno riservati a chi fa sci-alpinismo e va con le racchette da neve, per rispettare tutte le esigenze”. Così a novembre 2021 dichiarava - parlando della proposta di legge sulla sicurezza nella pratica degli sport montani e l’attività di volo in montagna - il relatore di maggioranza Valter Marin (Lega) in aula, dove era ripreso l’iter per l’approvazione del testo unificato delle due proposte di legge.
A dicembre, la legge sulla pratica degli sport montani invernali ed estivi e la disciplina dell’attività di volo in zone di montagna è stata approvata a maggioranza dal Consiglio regionale, con 23 voti a favore e 6 contrari.
Ora, sul numero di febbraio della rivista del Cai, il presidente generale del Club Alpino, Vincenzo Torti, dice chiaramente no all’eli-montagna. ‘’Il nostro no – si legge nell’editoriale – deve diventare una sorta di mantra in ogni occasione e in tutte le sedi’’ e rimarca come ‘’non è consentendo tutto che si danno corrette risposte al turismo e allo sviluppo della montagna: anzi, è il modo sicuro per ritrovarsi con un brandello di bufera’’. E conclude il suo articolo chiedendo ‘’di sostenere, a fianco dei nostri rappresentanti sul territorio, tutte le iniziative che risulteranno opportune avverso progettualità che sottendano la perpetrazione di gravi danni all’ambiente montano e alla corretta modalità della sua fruizione’’.