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Attualità | 05 marzo 2022, 18:30

Inverno anomalo, l'Arpa spiega il perchè

Si tratta del quinto periodo secco più lungo registrato in Piemonte negli ultimi 65 anni

Inverno anomalo, l'Arpa spiega il perchè

Il 28 febbraio è finito l'inverno meteorologico, ed è stato uno degli inverni più anomali mai osservati a sud delle Alpi: una stagione calda, secca e con numerosi episodi di foehn che, dalle Alpi, si è spesso spinto fino alle pianure del nord Italia.

La spiegazione meteorologica di questa anomalia va ricercata – come si evince da uno studio di Arpa Piemonte - nella presenza, quasi ininterrotta durante gli ultimi tre mesi, di un blocco di alta pressione sulle isole Britanniche il quale, di fatto, ha impedito alle umide perturbazioni atlantiche di muoversi verso l'Europa meridionale ed in particolare sull’Italia settentrionale. “In questa specifica configurazione sinottica le umide perturbazioni atlantiche – si legge nella ricerca - sono transitate o alle alte latitudini oppure, occasionalmente, alle basse latitudini come la nevicata eccezionale che ha imbiancato il deserto del Sahara il 20 gennaio, oppure più recentemente le nostre regioni meridionali. Da un punto di vista meteorologico non è strano osservare inverni secchi quando, come quest’anno, l’indice che rappresenta la NAO, ovvero l’oscillazione ciclica della differenza di pressione al livello del mare tra l'Islanda e le Azzorre è positivo; quello che è decisamente anomalo è osservare contemporaneamente un inverno molto secco e molto caldo. L’inverno 2021-2022 è infatti sul Piemonte sia il 3° più caldo degli ultimi 65 anni con una anomalia positiva di temperatura media di +1.8°C , sia il 3° più secco con un deficit percentuale medio di circa il 70% rispetto alla norma climatica 1991-2020.

Gli inverni 1981 e 2000 sono stati più secchi di quello appena trascorso e gli inverni 2020 e 2007 sono stati più caldi. Ma la combinazione di entrambi i fattori è caratterizzante dell’inverno 2022 con soltanto l’inverno 2019 che si avvicina, anche se la magnitudine delle anomale fu decisamente minore. A causa di questo particolare scenario meteo-climatico, non si sono osservate precipitazioni significative (ovvero superiori a 5 mm giornalieri di media regionale) sul Piemonte dall’8 dicembre scorso, per un totale ad oggi di 85 giorni consecutivi senza pioggia. Non si tratta di un record assoluto in quanto la regione ha visto periodi secchi ben più prolungati, tuttavia è il 5° periodo secco più lungo registrato in Piemonte negli ultimi 65 anni”.

 

 

Redazione

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