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Provincia | 25 aprile 2022, 16:30

A Verbania la manifestazione provinciale per celebrare la liberazione FOTO

L'orazione ufficiale è stata tenuta dalla giornalista ossolana Giuliana Sgrena

A Verbania la manifestazione provinciale per celebrare la liberazione FOTO

Sull’Ucraina “in questi giorni l’Anpi è stata attaccata ingiustamente”, ha detto la giornalista e scrittrice ossolana Giuliana Sgrena, nell’orazione ufficiale del 77° anniversario della Liberazione di questa mattina davanti al Monumento ai caduti sul lungolago di Intra.

“Un conto – ha proseguito – è schierarsi dalla parte dell’aggredito e riconoscergli la legittimità di difendersi con le armi. Un conto è interrogarsi sull’escalation delle forniture militari che non risolvono mai i conflitti. Le forniture all’Ucraina ci sono dal 2014 però non sono servite a evitare la guerra. Nella mia esperienza di inviata sui fronti di guerra ho visto che l’esportazione della democrazie con le guerre non funziona. Non siamo soli (l’Anpi, ndr) a chiedere la pace. Ieri c’è stata la marcia Perugia – Assisi. L’Onu finalmente s’è svegliata, il segretario generale cercherà di mediare tra Russia e Ucraina. Speriamo che ci riesca”.

Concetti analoghi aveva espresso Franco Chiodi, presidente di Anpi Vco: “Non è in discussione la legittimità dell’Ucraina a resistere all’invasione ma è legittimo chiedersi fino a che punto l’escalation delle forniture militari serva. Sono gli stessi dubbi espressi dal Papa. La seconda guerra mondiale non poteva che essere risolta militarmente. Oggi non è così. E’ legittimo chiedersi se la diplomazia possa sostituirsi alle armi? E’ un’utopia pensare ad una futura difesa comune Europea che si sostituisca alla Nato?”.

“Veniamo da due anni difficili segnati dalla pandemia – ha sottolineato il sindaco, Silvia Marchionini -. Speravamo tutti in un 25 Aprile diverso. Invece viviamo una realtà che ci sembra implausibile: due mesi di guerra. Fatichiamo a capire. Non possiamo nasconderci dietro questioni di principio. Le voci di chi 77 anni fa fece certe scelte ci parlano ancora. C’erano tre possibilità: rispondere alla leva obbligatoria della Rsi, nascondersi o combattere. Dobbiamo alla scelta di chi ha combattuto le libertà di cui godiamo oggi. Gli studiosi suddividono le fasi storiche in tre periodi: la prima generazione conquista la libertà, la seconda la realizza, la terza la perde. Dobbiamo evitare che accada”.

Per il presidente della Provincia, Alessandro Lana, “bisognerebbe tornare al confronto democratico, tornare a rispettare le istituzioni che, a loro volta, devono fare gli interessi dei cittadini. Un impegno che va portato avanti 365 giorni l’anno perché la libertà che altri hanno conquistato per noi non è per sempre”.

“Il cammino della democrazia non è facile – ha detto il prefetto, Michele Formiglio, citando Norberto Bobbio -, dobbiamo creare le condizioni perché possa proseguire, impegnandoci perché nello scacchiere internazionale maturino le condizioni per arrivare alla pace”.

Redazione

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