Christophe Darbellay, consigliere nazionale e capo del Dipartimento dell'economia del Vallese vuole puntare su una nuova vita per l’aeroporto di Sion, ampliando la struttura del capoluogo cantonale. L’ambizioso progetto vorrebbe moltiplicare per sei il numero di passeggeri. Per contro i suoi oppositori criticano la proposta e ritengono che sia pura utopia.
L'anno scorso, 26.000 passeggeri sono atterrati o decollati da Sion. Tra questi, la maggior parte ha viaggiato con jet privati o d'affari. Si tratta di clienti facoltosi che vengono a trascorrere le vacanze a Zermatt, Verbier o Crans-Montana: mancano i collegamenti internazionali dei vacanzieri ed è a quelli che punta Darbellay
Attualmente, i turisti stranieri che vengono a trascorrere le vacanze in una delle stazioni sciistiche del Vallese devono ancora viaggiare per diverse ore in treno da Ginevra o Zurigo. Dall'aeroporto di Zurigo a Zermatt, ad esempio, ci vogliono anche tre ore e mezza. "I turisti che atterrano all'aeroporto di Sion risparmierebbero facilmente due ore di viaggio", spiega Darbellay. "L'aeroporto di Sion non deve il suo funzionamento solo a milionari e miliardari", il consigliere di Stato ritiene che un aeroporto nel cuore delle Alpi sia una risorsa importante. Ma l'aeroporto deve prima essere reso conforme per l'aviazione civile.