Il lago Maggiore con un riempimento al 32% e il lago di Como con un afflusso d'acqua che si ferma al 53%, sono l'ennesimo preoccupante segnale della siccità che sta colpendo l'Italia ormai già dalla fine del 2021.
A segnalare la perdita di quasi il 70% di afflusso d’acqua del secondo lago d’Italia dopo il Garda, è stato ora anche l’Istat che ha deciso di dedicare alla siccità un capitolo del rapporto annuale presentato alle Camere venerdì 8 luglio e rilanciato ieri dal Sole 24 ore.
In relazione al Verbano, l’Istat pone l'accento sul fatto che la crisi idrica e le difficoltà nell'approvvigionamento di acqua sono l'insieme di cause non tutte imputabili ai cambiamenti climatici. E tra i fattori di debolezza, così si apprende, ci sono la distribuzione non uniforme dell'acqua, infrastrutture non adeguate, carenza di interconnessioni, eccessiva dipendenza da risorse idriche superficiali, perdite elevate dalla rete, alta frammentazione gestionale, carenza di impianti di depurazione e sprechi. A soffrire maggiormente la siccità è certamente il settore agricolo.