In occasione delle prossime festività di Ognissanti e della commemorazione dei defunti al cimitero domese e fino al 4 novembre, dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, orari in cui è presente il custode, sarà possibile a Domodossola visitare il famedio che solitamente è chiuso. Si tratta di una decisione presa dal Comune in seguito alla richiesta in questo senso della nuova Proloco di Domodossola.
Nel famedio che si trova proprio all'ingresso del cimitero è custodita la memoria di personaggi che hanno segnato la storia di Domodossola. Entrando ci si trova davanti il monumento funebre del benefattore finanziere e politico Gian Giacomo Galletti, nato a Bognanco nel 1789 e morto a Parigi nel 1873: lasciò le proprie enormi sostanze ai Comuni di Domo e Bognanco. Con i suoi lasciti furono comprati il Palazzo San Francesco e Palazzo Silva ed edificata e finanziata la scuola artigianale a lui intitolata. Alle pareti lapidi che ricordano i martiri del 1798 e poi il generale Giovan Battista Chiossi, nato a Domodossola nel 1863 e morto a Domodossola nel 1926. Combattente decorato nelle guerre coloniali, nella prima guerra mondiale raggiunse il grado di generale. Congedatosi nel 1920 fu sindaco fino alla
Sono ricordati poi Francesco Scaciga della Silva, storico e giornalista nato a Mozzio nel 1810 e morto a Domodossola nel 1874. A Domo si dedicò alla professione di legale e alla ricerca storica dell'Ossola superiore. Una lapide ricorda il prefetto di Novara Giuseppe Ristagno , nato nel 1889 e morto nel 1947. L'ultima lapide posta nel famedio da parte del Comune di Domodossola nel 2016 é in memoria di Gisella Floreanini, nata a Milano nel 1906 e morta a Milano nel 1993: la partigiana «Amelia Valli» prima donna ministro in Italia durante la Repubblica dell’Ossola). Uomini e donne che a Domodossola sono nati o hanno trascorso parte della loro vita che hanno fatto onore alla città con le loro opere il loro ingegno, la loro generosità.
“Sarebbe bello se in futuro -dice Vanda Cecchetti – fossero aggiunte anche altre lapidi per ricordare altri grandi personaggi importanti per la città, su tutti Gianfranco Contini, critico letterario, filologo, accademico e partigiano storico della letteratura italiana. Ed Ettore Tibaldi, politico, partigiano, medico, vicepresidente del Senato e presidente della giunta provvisoria della Repubblica dell’Ossola. “.