Sarà inaugurato martedì 1 novembre, alla Casa “Cuore Immacolato di Maria” di Re, un Centro diurno integrato. La sede, che già ospita una RSA residenziale con 32 posti letto, amplierà l’offerta con una struttura semi-residenziale aperta dal lunedì al venerdì per circa una decina di ore al giorno.
Tale luogo offrirà assistenza ad anziani non autosufficienti e parzialmente non autosufficienti, che necessitano di prestazioni di carattere assistenziale, relazionale e sanitario che non possono essere soddisfatte interamente dal nucleo famigliare o dai servizi domiciliari. Questo al fine di favorire il recupero dell’autonomia e il mantenimento nel proprio contesto abitativo; migliorare e sviluppare le capacità residue; fornire un supporto al nucleo famigliare.
Il Centro sarà al piano terra della Casa “Cuore Immacolato di Maria” di Re, con possibilità di accedere all’esteso parco della casa e di poter usufruire di locali ampi e luminosi e di interagire (regole sanitarie permettendo) con gli ospiti presenti nella parte residenziale.
Svariate le attività gestite e i servizi disponibili: assistenza tutelare alla persona, cure estetiche e di igiene personale, assistenza infermieristica, mobilizzazione, animazione, attività occupazionali, vitto, trasporto. Naturalmente tali attività verranno svolte da personale tecnico ovvero operatori sociosanitari, infermieri, fisioterapisti e animatrici.
L’idea del Centro diurno è nata da una riflessione condivisa con il Ciss Ossola e l’Asl VCO, sollecitata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso della Valle Vigezzo che grazie ad una generosa eredità del socio benefattore, Piero Regis, ha contribuito nell’allestimento dei locali e nell’acquisto delle attrezzature. Ha contribuito anche la Fondazione Comunitaria del VCO, sostenendo la ristrutturazione degli ambienti e gli adeguamenti necessari a rendere il Centro accogliente e rispettoso della normativa vigente.
I Silenziosi Operai della Croce, che gestiscono l’intera struttura, si sono già resi protagonisti, oltre che della gestione della RSA residenziale e del servizio pasti a domicilio iniziato prima della pandemia, dell’accoglienza di rifugiati ucraini e di altre nazionalità. I Silenziosi, la cui Fondazione risale al 1° novembre 1950 da parte del Beato Luigi Novarese, intitoleranno questa nuova iniziativa a sorella Serena Cavallino, che è stata, dal 2020 fino alla sua morte, nell’agosto di quest’anno, responsabile della Comunità di Re e forte promotrice di questo progetto.