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Vigezzo | 01 novembre 2022, 19:20

Alla Rsa di Re inaugurato il nuovo Centro Diurno Integrato

La struttura è stata intitolata a sorella Serena Cavallino, che è stata, dal 2020 fino alla sua morte, nell’agosto di quest’anno, responsabile della Comunità e forte promotrice di questo progetto

Alla Rsa di Re inaugurato il nuovo Centro Diurno Integrato

Si ampliano i servizi della Casa “Cuore Immacolato di Maria” di Re, (gestita dai Silenziosi Operai della Croce), con la nascita di un Centro diurno integrato. La struttura è stata inaugurata martedì 1 novembre, alla presenza degli amministratori valligiani e, tra gli altri, del presidente della Fondazione Comunitaria del Vco, Maurizio De Paoli, ente che ha contribuito alla ristrutturazione degli ambienti e gli adeguamenti necessari a rendere il Centro accogliente e rispettoso della normativa vigente.

“Strutture come queste rappresentano un valore aggiunto in termini di assistenza agli anziani” ha ricordato De Paoli. L’idea del Centro diurno è nata da una riflessione condivisa con il Ciss Ossola e l’Asl VCO, sollecitata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso della Valle Vigezzo che grazie ad una generosa eredità del socio benefattore, Piero Regis, ha contribuito nell’allestimento dei locali e nell’acquisto delle attrezzature. Il taglio del nastro è avvenuto ad opera dei parenti di Piero Regis, al termine della santa messa e degli interventi dei gestori della Rsa e delle autorità.

La sede, che già ospita una Rsa residenziale con 32 posti letto, va dunque ora ad ampliare la sua offerta con una struttura semi-residenziale aperta dal lunedì al venerdì per circa una decina di ore al giorno. “E’ un Centro diurno integrato, integrato perché va a implementare appunto l’offerta della Rsa” ha spiegato la direttrice sorella Mara Strazzacappa.

I locali sono molto accoglienti. “Sono stati pensati e progettati con il supporto dei nostri ospiti e sono stati realizzati in base alle loro esigenze” ha sottolineato sorella Roberta Guastamacchia. Il Centro offrirà assistenza ad anziani non autosufficienti e parzialmente non autosufficienti,  che necessitano di prestazioni di carattere assistenziale, relazionale e sanitario che non possono essere soddisfatte interamente dal nucleo famigliare o dai servizi domiciliari. Questo al fine di favorire il recupero dell’autonomia e il mantenimento nel proprio contesto abitativo; migliorare e sviluppare le capacità residue; fornire un supporto al nucleo famigliare.

La struttura è stata intitolata a sorella Serena Cavallino, che è stata, dal 2020 fino alla sua morte, nell’agosto di quest’anno, responsabile della Comunità di Re e forte promotrice di questo progetto. Tanti gli interventi: dal sindaco di Re Massimo Patritti, al presidente dell’Unione Montana Valle Vigezzo, Paolo Giovanola, alla presidente della Soms vigezzina, Patrizia Testore e di Raffaella Zoldan, vice presidente del Ciss Ossola. Presenti anche gli Alpini di Valle. Dopo il taglio del nastro e la visita dei locali, allietata dalle fisarmoniche, la mattinata si è conclusa con un rinfresco.

Marco De Ambrosis

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