Quasi giunti al termine i lavori di riqualificazione che interessano la zona compresa tra il centro storico e l’imbocco della via Crucis che sale al Sacro Monte Calvario. L’inaugurazione dovrebbe avvenire a breve, intanto l’amministrazione è al lavoro per l’arredo urbano. Passando lungo la tangenziale si notano due aiuole in fase di allestimento, una con la scritta Sacro Monte Calvario con caratteri cubitali in acciaio corten n effetto ruggine. Di fronte a questa un’altra un’aiuola con il logo del patrimonio Unesco sempre in corten.
L’arredo è in armonia con i totem già presenti nel borgo della cultura. Con i nuovi lavori di pavimentazione è stata messa in risalto la chiesa della Madonna della Neve e l'adiacente monumento ai caduti ed il Collegio Mellerio e non sarà più possibile parcheggiare e transitare con le auto davanti alla chiesa.
Si tratta di un grande progetto denominato 'Dal Borgo della Cultura al Sacro Monte Calvario', frutto di un accordo di programma che ha visto partecipi il Comune, la Sovrintendenza, l'Ente di gestione Sacri Monti, la Parrocchia e i Rosminiani. E che ha ottenuto un finanziamento della Fondazione Cariplo per 1,1 milioni di euro. Un intervento che contribuirà a rendere la città ancora più importante sotto l’aspetto turistico. In pratica viene riqualificata la viabilità che da Piazza Tibaldi porta ai piedi della via Crucis del Calvario: la pavimentazione, con serizzo e palissandro, è in linea con lo stile degli interventi già eseguiti in via Galletti e corso Fratelli di Dio. Un investimento di oltre 3 milioni di euro. Un progetto di grande valenza per il turismo in generale e per quello religioso in particolare. I lavori per riqualificare il collegamento tra il Borgo della Cultura e il Sacro Monte Calvario patrimonio Unesco erano partiti a fine luglio del 2021.
A proposito di arredo urbano, Antonio Pagani , presidente della Fondazione Ruminelli, rappresentante del Consorzio per il restauro delle Cappelle del Sacro Monte Calvario e vicepresidente della Proloco di Domodossola, in occasione della recente conferenza di presentazione del nuovo direttivo della Proloco ha anticipato che al termine dei lavori di qualificazione della via Sacra sarà rifatto l’arco trionfale. Dava inizio al percorso devozionale, venne costruito nel 1658 e demolito nel 1785 dal Comune di Domodossola con la motivazione “per maggior estetica edilizia”. “La realizzazione dell’arco dove iniziava la via Crucis è fondamentale – ha detto Pagani – è intenzione ricostruirlo: è stato abbattuto in un’epoca anticlericale per sfregio alla Chiesa”.
L’arco era noto come “Arco di Pilato” , riportava scritte in latino, una sul lato verso Domo e l’altra verso il Calvario. Quella verso Domo, tradotta in italiano, recitava: “Guardate come si eleva l’albero glorioso di spoglie, un tempo nato per costruire roghi funerei. Così fu infame la croce che ora brilla onusta delle spoglie della morte vinta”. Sul lato verso il Calvario invece c’era la scritta “Orsù popoli lodate il Dio Redentore, onorate insieme il vincitore e il vinto”.