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| 04 novembre 2022, 15:00

Storie di uomini e miniere sulle Alpi dell’Ossola, un incontro all'Ipercoop

Il 5 novembre si inaugura anche la mostra dedicata ai sessant’anni del periodico Il Rosa

Storie di uomini e miniere sulle Alpi dell’Ossola, un incontro all'Ipercoop

Per molti secoli sulle Alpi Pennine e Lepontine l’attività estrattiva (oro, ferro, rame) ha sempre integrato l’economia agricola e pastorale. Avventure estreme di ingegno e fatica “dentro” le montagne. Dal 1963, con la chiusura delle miniere d’oro di Pestarena, quest’esperienza storica si è definitivamente conclusa. Rimangono la storia e la memoria. Questo porta a prospettare la nascita di un “Distretto turistico minerario ossolano”. Una nuova frontiera per la valorizzazione delle nostre terre.

Si parlerà di questo sabato 5 novembre (Ipercoop Outdoor Center a Crevoladossola, ore 16,30) per iniziativa de “Il Rosa”, in collaborazione con le Aree Protette dell’Ossola e l’Associazione “Figli della Miniera” di Macugnaga.

Interverranno Vittoria Riboni e Lisanna Cuccini (Aree Protette dell’Ossola): “La miniera del Taglione in Valle Antrona - Un patrimonio storico per una nuova fruizione turistica”. Davide Rabbogliatti e Vincenzo Nanni (“Il Rosa” e “Figli della miniera): “L’oro del Monte Rosa - I “Figli della miniera” e la memoria di Pestarena”. Claudio Sonzogni (sindaco di Vanzone con San Carlo): “Le miniere “dei Cani” di Vanzone e un’acqua miracolosa”. Mauro Conti (Guida ambientale escursionistica): “La miniera di Val Toppa - Un’aula didattica nel cuore della montagna”. Coordina Paolo Crosa Lenz, direttore de “Il Rosa”.

Alle 17,30, dopo i saluti istituzionali (comuni di Macugnaga e Crevoladossola) verrà inaugurata, con il patrocinio Libreria Grossi di Domodossola, la mostra “1962 – 2022. Sessant’anni di storia delle Alpi nelle pagine di un giornale di montagna” che racconta, a sessant’anni dalla fondazione del periodico “Il Rosa”, come sono cambiate e stanno cambiando le Alpi. Un viaggio, a volte eroico, altre triste, altre ancora ironico su un mondo che non c’è più. La mostra rimarrà esposta per il mese di novembre presso Ipercoop Outdoor Center, poi in dicembre a Macugnaga e quindi in gennaio al Monte dei Cappuccini di Torino in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna.



C.S.

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