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Turismo | 01 luglio 2025, 17:00

Gaiardelli (Distretto dei Laghi): "È nostro dovere tutelare il folklore e le tradizioni del territorio"

"A Santa Maria Maggiore un importante esempio. Il patrimonio culturale locale è uno dei fiori all'occhiello della nostra storia"

Gaiardelli (Distretto dei Laghi): "È nostro dovere tutelare il folklore e le tradizioni del territorio"

Inaugurata nel fine settimana la stagione del folklore vigezzino. Sabato 28 e domenica 29 giugno a Santa Maria Maggiore è tornato l’atteso “Weekend del folklore”, un evento giunto quest’anno alla 4ª edizione che ha richiamato nella valle dei pittori un folto pubblico proveniente anche da fuori provincia. Una manifestazione pienamente riuscita grazie all’impegno del Gruppo Folkloristico Valle Vigezzo, che ha voluto così valorizzare il patrimonio tradizionale locale. Un’idea, va ricordato, nata nel 2022 per festeggiare i primi 100 anni del Gruppo Folkloristico valligiano fondato nel 1922 dai fratelli Belcastro. Il programma della due giorni, appuntamento fisso di inizio estate, è stato variegato. Hanno spiccato la passeggiata in abiti tradizionali lungo vie e vicoli di Santa Maria Maggiore che ha fatto vivere ai visitatori un emozionante salto nel passato tra fine ‘700 e inizi ‘800, le inaugurazioni di mostre, tra cui quella intitolata “Da fèmna a fèmna…”, gli spettacoli danzanti, la grande sfilata di gruppi folk nazionali e internazionali, 400 circa i partecipanti, le musiche e i balli, sino alla degustazione degli immancabili e golosissimi “stinchèet”. Il presidente del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, Francesco Gaiardelli, che sabato 28 giugno era proprio a Santa Maria Maggiore per il taglio del nastro, commenta così in una nota: “In un mondo che va sempre più verso la globalizzazione, è importante tutelare e valorizzare folklore, tradizioni e cultura del territorio. Le ricchezze italiane e, nel nostro caso del Vco, rappresentano un patrimonio che arriva dai nostri avi e che è nostro preciso dovere e delle generazioni future preservare ad ogni costo, anche come veicolo di propaganda della provincia. Il tema legato al folklore, ai gruppi folkloristici, ai piccoli musei e a molto altro, è uno dei fiori all’occhiello della storia locale”.

l.b.

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