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Cronaca | 22 novembre 2022, 14:48

Il comandante della Polizia Locale domese Brondolo risponde al Comitato Borgo della Cultura

"La situazione appare sotto controllo e non si segnalano peggioramenti"

Il comandante della Polizia Locale domese Brondolo risponde al Comitato Borgo della Cultura

Spett.le Comitato del Borgo della Cultura Domodossola

questo Corpo di Polizia Locale non può che condividere l’intento, di perseguire, nell’ambito del più ampio contesto della “sicurezza integrata e partecipata”, l’obbiettivo di realizzare una “Movida sostenibile” nel Borgo della Cultura.

Questo obbiettivo è infatti realizzabile con l’incremento del sistema di sicurezza urbana integrata, di cui fanno parte le Forze dell’Ordine dello Stato, che avete inteso ringraziare nelle prime righe del Vs. comunicato.

Di quel sistema è parte attiva ed integrante anche questo Corpo di Polizia Locale che, peraltro, gestisce a tal fine la videosorveglianza, attiva nel Borgo della Cultura e in alcune aree limitrofe.

Ci preme inoltre far comprendere ai cittadini tutti che l’attuazione degli strumenti sanzionatori predisposti dal legislatore statale non è affidata ad un organo di vigilanza in particolare o in via esclusiva, poiché si tratta appunto di “sicurezza integrata e partecipata”.

Nonostante il nostro impegno, anche in termini di risultati, ottenuti direttamente o in sinergia con le altre Forze dell’Ordine statali, non abbiamo purtroppo potuto ricevere da Voi un analogo apprezzamento.

Solo nelle ultime settimane il nostro personale ha individuato gli autori di un imbrattamento ed inoltre, ha individuato l’autore di un furto, recuperando la refurtiva che è stata immediatamente restituita al legittimo proprietario.

Altre indagini sono ancora in corso per un episodio di danneggiamento e confidiamo di poterle condurre a buon fine, sebbene i sistemi di videosorveglianza, nell’attuale quadro normativo, non ci consentano l’identificazione automatica dei responsabili, non essendo operativo un sistema di riconoscimento facciale automatizzato.

Vogliamo considerare la mancata citazione della Polizia Locale uno stimolo ulteriore per soddisfare tutti i desiderata dei nostri stakeholders, ai quali dobbiamo prestare la massima attenzione, in un’ottica di continuo miglioramento della pubblica funzione che abbiamo l’onere e l’onore di esercitare.

Senza timore di smentita possiamo affermare che gli strumenti normativi vigenti sono tutti perfettamente funzionali ad impedire ogni degenerazione della movida in molestia, in danno dei residenti del centro storico.

 

Il Vs. comunicato, nonostante l’incipit di apprezzamento solo per alcune delle componenti del sistema di sicurezza integrata, tuttavia dà notizia di un asserito peggioramento della situazione del centro storico e contiene un “monito alle autorità competenti in materia a tutela e salvaguardia del rispetto di leggi e normative”, senza tuttavia esplicitare chi siano i destinatari di quel monito.

Ci pare una contraddizione, stante l’evidenziata “preziosa e costante attività svolta, atta al controllo e monitoraggio preventivo”, a meno di non dover ipotizzare che taluno degli organi di quel sistema di sicurezza integrata non sia capace di svolgere efficacemente la propria funzione.

 

Per informare correttamente i cittadini è il caso di sottolineare che la Delibera del Consiglio comunale n. 44 del 20.07.2022 non introduce, né ha avrebbe il potere di introdurre, ulteriori strumenti sanzionatori, per gli illeciti penali ed amministrativi già previsti da norme di livello statale.

La Delibera del Consiglio nemmeno può estendere la responsabilità dei titolari dei pubblici esercizi al di là dei limiti già ben definiti dalla giurisprudenza che qualifica una loro possibile responsabilità per “culpa in vigilando” in relazione al vociare ed agli schiamazzi, solamente nel caso in cui il disturbo abbia, quale fonte diretta, il pubblico esercizio di somministrazione ed i suoi clienti. Se quegli avventori si allontanano dal pubblico esercizio e commettono degli illeciti, la loro responsabilità resta personale ed esclusiva e non si può tradurre in una responsabilità oggettiva, a carico del titolare del pubblico esercizio.

 

Per riscontrare nel dettaglio la Vs. elencazione, rimarcando nuovamente l’esistenza di sanzioni già applicabili da tutti gli organi del sistema di sicurezza urbana integrata, l’abbandono delle deiezioni canine è punito da una sanzione amministrativa pecuniaria, il cui ammontare è stato aumentato dalla Giunta ad € 400,00, proprio con finalità di ulteriore deterrenza di tali incivili comportamenti.

L’abbandono di rifiuti è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da norma di livello statale dell’ammontare di € 600,00 (con versamento di quell’importo alla Provincia).

L’imbrattamento è una fattispecie di rilievo penale, nelle ipotesi meno gravi punibile a querela di parte.

La conduzione di velocipedi a velocità non commisurata alle situazioni ambientali è sanzionata in via amministrativa dal Codice della Strada, con l’importo di € 87,00 e l’accertamento di questo illecito amministrativo, da parte di qualunque organo di polizia stradale, non richiede l’uso di apparecchiature di misurazione.

Il gioco del pallone sulla carreggiata stradale è anch’esso vietato da Codice della Strada e punito con sanzione amministrativa da € 26,00 dai medesimi organi di polizia stradale.

Qualora l’intensità dei rumori e schiamazzi, correlati al gioco della palla, sia tale da creare disturbo ad un numero indeterminato di persone, si realizza invece la più grave fattispecie contravvenzionale prevista dall’art.659 del Codice penale per il Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone che, dal 30 dicembre 2022, diverrà perseguibile a querela di parte.

Anche il superamento dei livelli acustici di zona può realizzare questa ipotesi contravvenzionale o, nei casi meno gravi di semplice superamento senza disturbo, una violazione amministrativa dell’ammontare di € 2.000,00. La violazione delle altre disposizioni locali in materia di inquinamento acustico è punita con la sanzione amministrativa di € 1.000,00. Come è noto il superamento dei livelli di decibel richiede però la misurazione in loco, affidata in via esclusiva all’operato di tecnici abilitati, mentre la contestazione delle altre ipotesi, come per esempio la diffusione di musica all’esterno di un pubblico esercizio dopo le ore 24.00, non richiedono null’altro se non l’accertamento della diffusione sonora dopo l’orario consentito, da parte di un organo incaricato della vigilanza, senza che occorra alcuna strumentazione particolare.

 

L’essenza della sicurezza integrata è proprio nella costante ed efficace collaborazione degli organi di polizia statale e locale, nell’ambito dei Patti stipulati tra le Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza ed il Sindaco (che, nel caso della Città di Domodossola, non ha la qualifica di Autorità Locale di P.S.) mentre l’essenza della sicurezza partecipata è proprio nella condivisibile affermazione che “gli esercenti […] possano fare molto”, per usare le parole del Vs. comunicato, ma non solo loro, in un quadro di “sussidiarietà orizzontale”.

Anche i residenti hanno il dovere civico di attivarsi, in un contesto normativo che presuppone la formalizzazione della querela di parte per la perseguibilità in sede penale di alcuni comportamenti che costituiscono pregiudizio per la sicurezza urbana, allertando tempestivamente gli organi competenti e fornendo loro tutti gli elementi informativi e probatori, necessari a finalizzare le indagini.

 

Dalle risultanze dei nostri atti tuttavia il segnalato peggioramento del Borgo della Cultura non trova alcuna conferma, ed anzi, la situazione appare sotto costante controllo e monitoraggio, sia da parte delle Forze dell’Ordine dello Stato proprio come confermano le premesse del Vs. comunicato e, per quanto possibile, anche da parte di questa Polizia Locale.

 

Il Comandante del Corpo di Polizia Locale della Città di Domodossola

Comm. Capo Dott. Marco Brondolo

C.S.

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