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Ambiente | 19 gennaio 2023, 12:00

Con lo stop alle semine di trote fario incubatoi pieni di uova

La Fipsas calcola ce ne siano almeno 1 milione e mezzo, che diventati poi avanotti non potranno essere liberati nei corsi d'acqua dopo la decisione del Tar

Un automezzo usato per le semine dalla Fipsas e il presidente Gianmauro Bertoia

Un automezzo usato per le semine dalla Fipsas e il presidente Gianmauro Bertoia

‘‘Oggi  il problema è quello degli incubatoi del Vco, perché il decreto firmato dalla Provincia ci aveva indotto a proseguire nella programmazione riguardante le semine. Gli incubatoi sono infatti pieni uova di trote fario, senza tenere conto degli impegni assunti a livello agonistico. Parliamo di 1,5 milioni di uova. Tra un mese almeno il 50 per cento sarebbe stato seminato, ma bisognerà capire cosa farne se poi non si potranno liberare nei corsi d’acqua’’. Così parla Gianmauro Bertoia, presidente della sezione provinciale Fipsas dopo l’intervento del Tribunale Amministrativo Regionale che ha ‘congelato’ le semine di trote fario nelle acque, perché considerata specie non autoctona. Uno stop amministrativo che blocca al momento il decreto firmato dalla Provincia che ora potrebbe fare ricorso al Consiglio di Stato.

La decisione comunque la si veda penalizza la stagione di pesca, poiché il Tar entrerà nel merito del ricorso degli ambientalisti tra sette mesi a stagione finita.  

Tra l’altro la stessa Provincia del Verbano Cusio Ossola aveva sostenuto alcuni progetti legati proprio ad interventi strutturali sugli incubatoi. Lavori resi possibili grazie a oltre 200mila euro disponibili dalle somme residue a bilancio, sommate a quelle vincolate alla pesca 2022.

 

Renato Balducci

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