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Domodossola | 27 febbraio 2023, 19:20

Borse di studio in medicina per ricordare Ettore Tibaldi, la proposta del Pd

È la mozione presentata dal gruppo consiliare domese per onorare la memoria del medico e presidente della Repubblica dell'Ossola

Borse di studio in medicina per ricordare Ettore Tibaldi, la proposta del Pd

Ricordare Ettore Tibaldi, presidente della giunta provvisoria di governo della Repubblica dell'Ossola e medico, e incoraggiare i giovani studenti domesi e ossolani nel percorso di studi in medicina e chirurgia con la speranza che una volta laureati prestino il loro servizio nella nostra terra. Questo in sintesi il senso di una mozione che il Pd ha presentato al presidente del Consiglio del Comune di Domodossola, Marco Bossi, e al sindaco Lucio Pizzi, per l'istituzione di 5 borse di studio per ricordare in modo adeguato e significativo la figura di Ettore Tibaldi.

Si leggenella mozione: “Abbiamo pensato alla necessita di ricordare la figura professionale e politica di Tibaldi e di incoraggiare i giovani che con convinzione e sacrificio hanno intrapreso il lungo impegnativo e costoso percorso di studi in medicina e chirurgia, auspicando che molti di loro decidano in futuro di svolgere la loro preziosa opera professionale nei luoghi che non solo li hanno visti crescere ma li hanno voluti anche riconoscere e premiare sin dall'inizio per la loro scelta di alto valore umano e sociale”.

Con la mozione, che sarà discussa al prossimo consiglio, il Pd chiede quindi alla giunta domese di stanziare almeno 10 mila euro all'anno, 2000 euro a studente, domese o che abbia comunque svolto gli studi superiori nella nostra città e sia residente in Ossola, che abbia brillantemente superato gli esami previsti nel primo anno di studi di medicina e chirurgia di un qualsiasi ateneo italiano. ”Vanno bene gli interventi nelle strade e nell'arredo urbano – dice Claudio Miceli, capogruppo del Pd- ma servono anche interventi nel sociale e rivolti ai giovani, con la speranza una volta laureati non lascino l'Ossola per andare a lavorare altrove”.

Tibaldi, nato a Bornasco in provincia di Pavia, conseguì la laurea in medicina nel 1913. Fu tra i fondatori a Pavia della sezione locale “Italia Libera” le sue idee socialiste gli costarono nel 1926 la perdita della cattedra universitaria di Patologia a Pavia. Per la sua fede politica continuò ad essere angariato anche a Domodossola dove si era autoconfinato e dove in ogni caso divenne primario dell'ospedale San Biagio. Dopo la caduta di Mussolini, Tibaldi costituì con altri un comitato che, il 7 novembre del 1943, organizzò l'insurrezione operaia e partigiana di Villadossola. Riparato in Svizzera, Tibaldi rientrò in Italia durante i "quaranta giorni" della Repubblica dell'Ossola (9 settembre 1944 - 19 ottobre 1944), della quale fu presidente della Giunta provvisoria di Governo.

Dopo la Liberazione - reintegrato nel 1946 nell'insegnamento universitario - fu eletto nel 1948 sindaco di Domodossola. Senatore socialista nel 1953, riconfermato nelle due successive legislature, Tibaldi fu anche vicepresidente del Senato della Repubblica e presidente della Federazione internazionale della Resistenza.

Mary Borri

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