Primo evento nell’estate 2023 al Polo Museale UniversiCà di Druogno, che tra l’altro è inserita nelle celebrazioni per il Centenario della Ferrovia Vigezzina-Centovalli. Proprio allo storico vettore che collega Domodossola a Locarno è dedicata la conferenza “Il trenino bianco e blu” in programma sabato 15 luglio alle ore 17 al Museo nell’ala est della ex colonia montana.
La conferenza, inserita nell'ambito della rassegna MeMo, Memorie e Montagne, verrà tenuta dall'antropologo Luca Ciurleo che, partendo dall'elettrificazione ossolana, racconterà storia e curiosità relative alla linea scartamento ridotto considerate tra le ferrovie più panoramiche e suggestive del mondo. Il "trenino" diventa con gli anni - e questo primato non verrà scalfito neanche negli anni '60 con la motorizzazione di massa - il vero e proprio asse viario della Vigezzo, un mezzo utilizzato tutti i giorni dai frontalieri e da chi deve raggiungere il maggiore centro ossolano per studio o lavoro. Il legame tra la ferrovia ed il territorio è indissolubile, e anzi è diventato un vero e proprio volano per il marketing territoriale con iniziative ad hoc, quali ad esempio il "trenino del foliage", così apprezzato dai turisti nord europei.
Tra l’altro per l’occasione al Polo museale UniversiCà sono visibili le immagini storiche della costruzione della ferrovia, oltre a cimeli originali, tra cui il primo motore impiegato dalle motrici e una sala tematica con experience multimediali dedicate al noto trenino bianco e blu.
Luca Ciurleo è un antropologo culturale e giornalista, impegnato da diversi anni nella divulgazione scientifica delle tradizioni. Le sue specializzazioni sono le tradizioni e neotradizioni ossolane, l'enogastronomia (in particolare con l'analisi di alcune specifiche matrici alimentari quali caffè ed acqua minerale) e la cultura pop. E' autore di numerosi volumi tra cui "La scoietà di lattice", PAV edizioni e "Il valore aggiunto della tradizione", Landexplorer.
Seguirà, il 29 luglio sempre alle ore 17, una conferenza su “Mille anni di clima dell’Alto Piemonte” attraverso gli studi e le ricerche dello storico del clima Luca Dal Bello che presenterà tra dati, memorie popolari, immagini d’epoca e proverbi, l’evoluzione dell’ambiente.