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Antigorio | 18 novembre 2023, 18:10

Crisi climatica, Premia ridisegna le sue quote nelle partecipate

L'operazione porterebbe a rivedere l'assetto nelle due società idroelettriche che operano sul territorio comunale

Foto: il Toce in frazione Cristo a Premia, dove sorgono alcunii impianti della società idroelettrica fiume Toce

Foto: il Toce in frazione Cristo a Premia, dove sorgono alcunii impianti della società idroelettrica fiume Toce

Il  Comune di Premia ridisegna la sua partecipazione ‘azionaria’ nelle due società partecipate, entrambe operanti in territorio antigoriano nel settore idroelettrico. Si tratta di Sirv (Società Idroelettrica Rio Vova) e Sift  (Società Idroelettrica Fiume Toce)

L’operazione porterebbe il Comune a cedere la quota di partecipazione (detiene il 55 per cento mentre il 45 per cento è dell’Unione montana Alta Ossola) che ha in Sirv, passandola alla Sift, società che è interamente partecipata dal Comune di Premia (100 per cento).

Operazione che vedrebbe Sift Srl cedere in contropartita al Comune i terreni e i manufatti adibiti a impianto di distribuzione di carburanti, che rimarrebbero quindi di proprietà comunale. Il distributore era entrato in funzione dal mese di giugno 2022 a Rozzaro, realizzato e finanziato proprio con risorse della società. 

‘’Entrambe le  attività garantiscono proventi ed introiti che vengono utilizzati dal Comune, oltre per coprire le spese per il consumo di energia elettrica degli edifici pubblici comunali e dell’illuminazione pubblica stradale, per opere di investimento nella realizzazione di opere pubbliche nonché per la promozione dello sviluppo economico e civile della comunità locale’’ spiega l’amministrazione comunale premiese .

Ma una recente analisi fatta dall’amministrazione comunale rileva che l’anno scorso la produzione di energia elettrica è risultata al di sotto del dato medio storico a causa della sfavorevole idrologia verificatasi in particolare sull’arco alpino nel 2022.

 ‘’L’andamento del clima nei primi mesi del 2023 sembrerebbe confermare tale scenario, quindi gli effetti dei cambiamenti climatici potrebbero costituire un  ostacolo al mantenimento della produzione storica’’ sottolineano dal municipio.

Per la cronaca, dai bilanci delle  società si rileva che le due controllate dal Comune hanno fatto registrare diversi risultati di esercizio. Sift è passata dagli utili degli anni 2017-2021 ad un passivo nel 2022. Utili cresciuti da 311 euro ad un massimo di 263.812 nel 2020, sino a perdere 102.571 euro nel 2022. La produzione relativa al 2022 è stata fortemente penalizzata e  la centrale idroelettrica ha immesso in rete 2.280.914 kWh con una  remunerazione lorda pari ad euro 501.801, corrispondente a 220 €/mwh.

Sirv invece ha sempre avuto un bilancio positivo e in crescita: 69.133 euro nel 2017 sino ad arrivare ai 493.075 euro del 2022. Con ricavi della produzione in aumento  rispetto al precedente anno. L’impianto ha immesso in rete 2.962.600 kwh con una remunerazione lorda pari a 903.795, corrispondente a circa 0,31 €/kwh (contro i 0,22 €/kwh della Sift).   Rispetto al 2022, i ricavi sono aumentati di 379.288 euro, più 27 mila euro dovuti alla tariffa incentivante.

L’analisi ha portato l’amministrazione Braito a rivedere la partecipazione del Comune attraverso la cessione della quota che ha in Sirv, quota il cui valore patrimoniale attuale è di circa  638.000 euro. Sift  potrebbe cedere in contropartita i terreni e i manufatti adibiti a impianto di distribuzione di carburanti, che rimarrebbero di proprietà comunale.

 

Renato Balducci

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