Oggi, mercoledì 22 maggio, il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche dovrebbe pronunciarsi sul rinnovo della concessione della fonte Gaudenziana, una delle acque minerali imbottigliate a Bognanco dall’omonima società che fa capo a Haralabos Melenos, il greco che ha rilevato gli impianti nel 2003 dalla Idrominerale Bognanco. Un’attività che è poggia sull’imbottigliamento delle acque provenienti dalle fonti Ausonia, San Lorenzo e Gaudenziana. Sul caso ‘Gaudenziana’ la società delle acque minerali si è affidata all’avvocato Mauro Carlo Bonini di Arona.
Nell’udienza del 22 maggio a Roma si discuterà il problema del mancato rinnovo della concessione nato dal ‘’no’ dalla Provincia.
Sul caso era intervenuto il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche di Roma accogliendo il ricorso della proprietà e stabilendo che l’attività, interrotta il 31 dicembre scorso, potesse riprendere.
Adesso il Tribunale dovrà pronunciarsi in via definitiva.
La cronaca dice che il 4 dicembre 2023 la Provincia aveva negato la concessione della fonte Gaudenziana, sospendendo di fatto ogni attività di prelievo e imbottigliamento. Attività ripartita dopo la sospensione data dal Tribunale romano.
Intanto la Provincia con una determinazione del Servizio Acque Minerali e Termali ha ribadito ‘’ di attestare la regolarità e la correttezza’’ dell’atto del 4 dicembre scorso, con cui arrivava alla ‘’conclusione negativa del procedimento volto al rinnovo della concessione per acque minerali denominata “Gaudenziana” richiesto dalla Società Bognanco Acque Minerali con la conseguente dichiarazione di cessazione della c