È giunto anche per il 2024 il termine per il pagamento dell’acconto Imu, l’imposta municipale unica per il possesso di fabbricati. La scadenza è prevista per il 16 giugno ma, essendo domenica, il termine ultimo si sposta a lunedì 17 giugno.
L’Imu è una tassa che deve essere pagata da tutti coloro che sono proprietari di immobili, siano essi fabbricati, aree fabbricabili o terreni agricoli. L’obbligo di pagamento è rivolto anche ai titolari di un diritto reale di godimento – come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie -, sul concessionario in casi come concessione di aree demaniali e sul locatario per immobili in affitto. Inoltre, il pagamento è previsto anche per società proprietarie di immobili di qualsiasi categoria.
In caso di coppie divorziate o separate, l’obbligo di versamento ricade sul coniuge assegnatario dell’immobile, anche se non proprietario.
L’Imu prevede anche alcune esenzioni. Sono infatti esonerate dal pagamento i possessori di abitazioni principali non di lusso e le relative pertinenze, oltre che titolari di terreni agricoli ubicati in comuni delle isole minori o nei comuni montani esenti e alcuni immobili di proprietà di enti pubblici o religiosi, purché non usati per scopi commerciali. Inoltre, sono esonerati anche i proprietari di immobili occupati abusivamente, con denuncia all’autorità giudiziaria.
Sono previste, poi, alcune riduzioni sull’imposta municipale unica. Tra queste, la riduzione del 50% della base imponibile per le abitazioni concesse in comodato gratuito da parenti di primo grado, a patto che il beneficiario di un solo immobile abitativo in Italia e risieda nello stesso comune dello stabile concesso in comodato. Godono di riduzioni sull’Imu anche immobili di interesse storico e artistico, oppure inagibili o inabitabili, ma anche stabili di proprietà di pensionati (un solo stabile per pensionato) residenti in uno Stato di assicurazione che non sia l’Italia, con pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l'Italia.
Il pagamento dell’Imu viene suddiviso in due rate, saldo e acconto. L’importo delle due rate viene calcolato sulla base delle aliquote dell’anno precedente, ma è possibile anche usare l’aliquota dell’anno in corso nel caso in cui sia più conveniente, pagando l’intera somma entro il 17 giugno. Se, invece, le due rate vengono divise, l’acconto è da versare entro la stessa data, mentre il saldo entro il 16 dicembre.
Il pagamento deve essere effettuato tramite il modello F24 oppure con bollettino postale. Se si utilizza l’F24 – modalità preferibile al bollettino – è necessario indicare il codice catastale del comune, il numero degli immobili per cui si versa l’imposta, l’anno di imposta 2023, e l’importo da versare, barrando la casella “acconto”.