Offrire ai ragazzi con disabilità una strada per l’inserimento nel mondo del lavoro durante e dopo il percorso scolastico: è questo l’obiettivo del progetto “Ponte”, presentato questa mattina alla Prateria di Domodossola dall’istituto omnicomprensivo Innocenzo IX di Crodo. Il progetto prevede una collaborazione tra la Prateria e l’istituto agrario Fobelli, per permettere agli studenti con particolari fragilità di poter accedere al Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, ovvero l’ex alternanza scuola-lavoro) appoggiandosi ad una realtà del territorio già orientata in questo senso.
“Qui alla Prateria abbiamo una mission: quella di dare opportunità di lavoro ai ragazzi disabili e svantaggiati, che sono il fulcro della nostra attività”, le parole di Ivan Gaurducci, presidente della cooperativa sociale. “Siamo contenti di far parte del progetto Ponte. Il nostro compito è integrativo rispetto alla parte didattica e formativa che offre la scuola: diamo il nostro contributo per guidare i ragazzi verso il mondo del lavoro”.
“La mission di un istituto professionale di formare i ragazzi per accompagnarli verso il mondo del lavoro si sposa perfettamente con quella della cooperativa sociale – spiega la professoressa Ornella Barre, dirigente dell’istituto di Crodo –. È stata una comunanza di intenti che ci ha portato a questo “Ponte”, che è una metafora per rappresentare il collegamento e la facilitazione nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, con un occhio importante al territorio”. Il nome del progetto, “Ponte”, è infatti un acronimo che indica un percorso di orientamento e network territoriale. “L’alternanza scuola-lavoro, per quanto riguarda i ragazzi con disabilità, viene un po’ lasciata da parte – sottolinea la dirigente - A volte, addirittura, non del tutto praticata, perché si pensa che sia troppo complicata. In realtà è molto più importante che per gli altri ragazzi, perché gli studenti con fragilità hanno bisogno di attenzioni molto precise. Trovare un interlocutore come la Prateria che è già focalizzata su questi bisogni speciali per noi è stato di grandissimo aiuto”.
Il progetto è stato attivato, per la parte che riguarda la scuola, grazie all’intervento dell’ufficio scolastico provinciale, che mette a disposizione le risorse necessarie. “Si è fatto e si sta facendo tanto per l’inclusione degli studenti con disabilità nel percorso scolastico, ma ora dobbiamo occuparci della fase successiva, quella del passaggio dei ragazzi nel mondo del lavoro”. Così Concetta Noto, provveditrice dell’ufficio scolastico provinciale. “Finita la scuola, dove si trovano in una situazione protetta, i ragazzi si trovano da soli. Questi progetti sono quindi di fondamentale importanza”.
“Il progetto “Ponte” non è solo un accompagnamento per gli studenti con disabilità o fragilità, ma riguarda anche tutto quello che c’è intorno a loro: i servizi, le cooperative, la scuola e soprattutto i genitori”, spiega la professoressa Simona Giannattasio, docente del Fobelli e responsabile del progetto. “Da quest’anno il progetto è stato esteso anche a ragazzi normodotati: da un lato a coloro che hanno necessità di un lavoro sulle competenze e sulle relazioni sociali, dall’altro i compagni che diventano tutor per un’educazione peer to peer”.
Attualmente i ragazzi coinvolti nel progetto sono sette, che ogni venerdì trascorrono la loro mattinata – accompagnati dai loro docenti - alla Prateria svolgendo diversi tipi di lavoro. A questi si potranno poi eventualmente aggiungere altri studenti che potrebbero avere necessità simili, ma anche tutta la rete di compagni che li affiancano.