È Stefano Beltrami, studente del terzo anno di medicina all’Università degli Studi di Pavia, l’assegnatario della borsa di studio messa a bando dal comune di Domodossola e finanziata da Avis Ossolana intitolata alla memoria Ettore Tibaldi, dedicata proprio ai giovani iscritti alla facoltà di medicina e chirurgia. La cerimonia di premiazione si è tenuta questa mattina – 8 gennaio – nella sala storica del Palazzo Municipale di Domodossola.
“Questo momento unisce passato, presente e futuro – le parole del sindaco Lucio Pizzi -. La borsa di studio intitolata al dottor Ettore Tibaldi rappresenta un tributo ad una figura straordinaria, a cui noi ancora oggi ci ispiriamo. La figura di un medico e professore universitario che ha dedicato la sua vita a quella degli altri, ma anche di un politico dagli ideali altissimi, che ha saputo unire umanità e un profondo senso del dovere civico. A Stefano Beltrami – ha concluso – rivolgo le mie più sentite congratulazioni, con l’augurio che possa proseguire la sua vita con la stessa passione e dedizione che hanno caratterizzato la figura di Ettore Tibaldi”.
Il contributo è stato finanziato da Avis Ossolana: “Ci siamo subito attivati – ha spiegato il presidente Adolfo Allegranza – perché riteniamo che questa borsa di studio sia qualcosa che concerne la nostra missione. Ci congratuliamo con Stefano e, nel frattempo, diamo già la nostra disponibilità per finanziare il contributo anche per il prossimo anno”.
“Questa borsa di studio coniuga il valore sociale e politico che hanno contraddistinto la storia dell’Ossola con la realtà moderna – le parole del dottor Maurizio Borzumati, presidente dell’ordine dei medici del Vco -. L’ordine dei medici è vicino ai giovani perché possano trovare un sostegno per il loro futuro e la possibilità di costruire un legame con il territorio”.
Alla cerimonia era presente anche Francesco Cattel, alla sua prima apparizione pubblica nel ruolo di nuovo direttore generale dell’Asl Vco. “È fondamentale che le nuove generazioni si reinnamorino della professione medica e di tutte le professioni sanitarie – ha detto Cattel -. Questo premio è importante per accompagnare lo studente anche nel suo percorso di specializzazione. Le istituzioni, l’università, l’ordine dei medici, i sindaci devono accompagnare i giovani in modo da fare riassaporare loro questa cultura, il piacere del sentirsi medico”.