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Cultura | 11 gennaio 2025, 11:00

Castello di Vogogna, porte aperte ai visitatori

Tutti i fine settimana è possibile scoprire la storia e i tesori conservati nella fortezza viscontea

Castello di Vogogna, porte aperte ai visitatori

Le porte del Castello di Vogogna sono aperte a tutti coloro che vogliano scoprire la storia del borgo medievale e della sua fortezza. Tutti i fine settimana, oltre ai giorni festivi e i ponti, è dunque possibile visitare il castello, dalle 10.00 alle 17.00.

Il castello sorge a settentrione del borgo, addossato alla montagna; insieme alle mura che cingevano l’abitato e alla rocca superiore formava una struttura difensiva a controllo della valle e della viabilità verso i laghi e i passi alpini. Nel suo ruolo di avamposto a difesa del Ducato di Milano e a controllo dei traffici commerciali, il castello fu principalmente sede militare.
L’aspetto attuale del castello è dovuto a interventi di epoche diverse; si presume che le porzioni più antiche siano una prima torre di guardia, la torre quadrata, e una porzione di fabbricato più a monte, ampliati nel XIV secolo. Quando nel 1328 Vogogna divenne capoluogo dell’Ossola Inferiore, soggetta al comune di Novara, Giovanni Visconti vescovo e signore decise di adeguare il borgo al nuovo ruolo amministrativo. Il Visconti nel 1348 fece edificare Palazzo Pretorio, broletto di tipo lombardo; risale probabilmente a quel periodo la cinta muraria a protezione del borgo. L’ampliamento del castello, con la costruzione del corpo centrale e della torre semicircolare non è datato ma si presume che risalga allo stesso periodo visconteo, così come l’edificazione del portale a sesto acuto con bugnato di marmo di Crevola munito di ponte levatoio, visibile oltre il cancello.

Nel piano terra della fortificazione è custodito il gioiello archeologico dell’Ossola, la testa celtica di Dresio, del III-II secolo a.C.. I visitatori trovano quindi delle sale di ambientazione medievale, l’esposizione “Con l’acqua, con il ferro e col fuoco” relativa a macchine ed armi progettate disegnate da Leonardo da Vinci, una sezione di tema scientifico-ambientale
sul ritorno del lupo sulle Alpi, curata dal Parco Nazionale Val Grande che ha la propria sede in paese nonché una sezione di rievocazione storica con la riproduzione di armi, l'allestimento di una prigione e la storia della Battaglia di Crevola.

l.b.

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