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Domodossola | 28 febbraio 2025, 17:10

Teatro Galletti, lavori iniziati in ritardo, Falciola: ''Nessun problema contabile''

L'assessore ha risposto ad una interpellanza del pd. La ristrutturazione dovrebbe concludersi a fine giugno 2026

Teatro Galletti, lavori iniziati in ritardo, Falciola: ''Nessun problema contabile''

Il ritardo nell'inizio dei lavori di ristrutturazione del teatro Galletti rispetto all'affidamento dell'appalto integrato all'impresa è stato oggetto di un’interpellanza del Pd all’ordine del giorno all'ultimo consiglio comunale di Domodossola. Il gruppo di minoranza chiedeva inoltre se al termine dei lavori rispetto alla capienza attuale ci sarà una riduzione dei posti a sedere e quali variazioni vi sono state rispetto al progetto definitivo posto a base della gara a procedura aperta.

L'assessore ai lavori pubblici Franco Falciola ha fatto la cronistoria dell'iter amministrativo del progetto per il restauro partendo dalla richiesta da parte dell'ente di poter accedere a finanziamento del Pnrr, all’ottenimento del finanziamento di 1.210.000 euro da parte del Ministero dell’Intero, al quale si è aggiunto il contributo della Fondazione Cariplo per 490.000 euro, fino all'approvazione del progetto esecutivo. “L'amministrazione – ha spiegato Falciola - ha affidato ad una squadra di progettisti la redazione del progetto definitivo, che prevedeva un quadro economico di 3.650.000 euro. In considerazione della specificità e complessità dell'opera, l'amministrazione ha proceduto ad un appalto integrato. Modalità che prevede venga posto a base di gara il progetto definitivo, mentre spetta all'aggiudicatario la redazione del progetto esecutivo da sottoporre poi a una nuova approvazione da parte dell'amministrazione e l'esecuzione dei lavori”.

Le ragioni che hanno portato l'inizio dei lavori a gennaio 2025, rispetto all'affidamento dell'appalto integrato all'impresa Dremar avvenuto nel luglio 2023, come spiegato, è legato in sintesi a più confronti tra l'ufficio lavori pubblici, i progettisti del progetto definitivo e quelli del progetto esecutivo, che hanno portato ad un affinamento del progetto e alla ricerca di soluzioni da adottare per rientrare nel quadro economico e al ritardo nella consegna del progetto esecutivo. “L'amministrazione ha deciso di rinunciare a migliorie offerte dall'impresa e ad opere e arredi previsti nel progetto definitivo, ma ritenuti non indispensabili in una prima fase e comunque eseguibili o acquistabili in un secondo momento”. Il progetto finale è passato d 3.650.000 euro a 3.670.000 per effetto dell'incremento dei prezzi.

“Il ritardo dell'avvio dei lavori – ha detto Falciola - non comporta problemi amministrativi contabili, in quanto in sede di cabina di regia per il monitoraggio degli appalti Pnrr istituita presso la prefettura è stato comunicato dal Ministero dell'Interno e dalla ragioneria dello Stato che le scadenze per la rendicontazione sono state posticipate a una data ben successiva a quella prevista per la fine lavori, che dovrebbe avvenire a fine giugno 2026”.

La decisione di ridurre la capienza da 214 a 190 posti - è stato spiegato da Falciola - è stata presa per conformarsi alle normative antincendio e ridurre i costi di gestione. Non rientra nel contratto con la ditta Dremar l'impianto di climatizzazione e riscaldamento, per un costo di 300.000 euro. Questo è stato infatti affidato alla ditta Betasint, concessionaria del servizio gestione del calore del comune. Prima della sua risposta all'interpellanza l'assessore Franco Falciola - siccome il consigliere del Pd Ettore Ventrella, che l'ha illustrata, è un insegnante - aveva detto con tono scherzoso: “Spero che per la spiegazione mi dia almeno la sufficienza”. Al termine Ventrella ha detto che l’assessore meritava 7 e mezzo.

Mary Borri

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