“Esiste una deroga ministeriale per il Punto Nascite di Domodossola”. La dichiarazione è del direttore generale dell'Asl Vco Francesco Cattel. E' riportata in un servizio pubblicato sull'edizione regionale di lunedì de La Stampa.
Una dichiarazione che non chiarisce però se da Torino arriveranno direttiche atte a chiudere il Punto Nascite. Pare infatti che il repartino del San Biagio sia in una sorta di lista 'nera' con altri Punti Nascite piemontesi, Borgosesia e Casale su tutti.
L'ultimo atto di una battaglia ventennale si è consumato nell'estate 2021. Dopo la chiusura del reparto da parte della Regione, per esigenze di personale in emergenza Covid, era iniziata a girare la voce sempre più insistente di una chiusura definitiva. Ed è stato allora che il primo cittadino domese Lucio Pizzi, a fine mandato, ha intavolato una battaglia fatta di comunicati stampa, ordini del giorno in consiglio comunale, e dichiarazioni rivolte a Cirio, Icardi e all'allora capogruppo leghista in Regione Alberto Preioni. Una battaglia che portò poi alla rottura tra Pizzi e i partiti di centro destra in vista delle elezioni dell'ottobre 2021. Tutti sappiamo come finì, Pizzi corse da solo e sbaragli gli avversari ottenendo il 72% dei consensi dei domesi.
Oggi il campo di battaglia è lo stesso, ma probabilmente la crociata per salvare, ancora una volta, il Punto Nascite domese, potrebbe vedere Pizzi e Preioni (oggi sottosegretario in Regione), uniti. Obbiettivo: contrastare le decisioni che potrebbero essere calate dall'alto dell'assessorato alla Sanità regionale, oggi a guida Fratelli d'Italia con l'assessore Federico Riboldi.
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