Era la notte tra il 29 e il 30 giugno 2024 quando il comune di Macugnaga è stato travolto da un’alluvione che ha causato ingenti danni in tutto il territorio. E oggi, a circa dieci mesi di distanza, il maltempo che si sta abbattendo sull’Ossola torna a far paura. Ma gli abitanti di Macugnaga non hanno dimenticato quanto accaduto la scorsa estate. E, purtroppo, molti di loro devono ancora fare i conti con case inagibili.
Tra questi c’è Roberto De Stefano, proprietario di un appartamento in una palazzina nella frazione di Pestarena, che esprime la sua rabbia per un problema ancora mai risolto. “La palazzina si trova lungo il fiume e per questo subito dopo l’alluvione è stata dichiarata inagibile in attesa dei lavori di messa in sicurezza degli argini – spiega -. A distanza di quasi un anno, però, questi lavori non sono mai iniziati, nonostante il comune abbia già ricevuto i fondi della regione e i lavori siano già stati affidati alla ditta competente”.
Il problema, racconta De Stefano, è che “a causa della vicinanza al fiume, l’intero stabile è stato dichiarato inagibile, anche se non ha riportato danni strutturali. Fino a quando i lavori per la sicurezza dell’argine non saranno completati, dunque, io e i proprietari degli altri appartamenti non potremo entrare in casa”. Un problema non da poco, che sta portando i residenti all’esasperazione: “Abbiamo pazientato perché si è data la precedenza al centro di Macugnaga per far ripartire il turismo, poi abbiamo dovuto aspettare che finisse l’inverno. Ora dobbiamo fare i conti con questa nuova ondata di maltempo e con lo scioglimento dei ghiacciai, che torneranno a ingrossare il fiume”.
De Stefano, spiega, si è già rivolto sia al comune che alla ditta incaricata: “Entrambi si rimpallano le responsabilità, dicendo di essere nelle mani della burocrazia. Abbiamo anche incontrato il sindaco, che ha promesso che i lavori sarebbero iniziati il prima possibile. Ma, finora, nulla è iniziato. Quella notte io e la mia famiglia si siamo salvati per un pelo e a ripensarci mi vengono i brividi: questa situazione mi innervosisce, perché finora abbiamo aspettato in silenzio, ma adesso la pazienza è finita. È assurdo che da quasi un anno non possa entrare in casa mia”.
Il mancato inizio dei lavori da parte del comune ha anche un’altra ricaduta sui condomini di Pestarena: “Ci sono alcuni lavori, per un totale di 30mila euro, che spettano a noi condomini. Li abbiamo già affidati alla stessa ditta incaricata dal comune, per ridurre i tempi, ma fino a quando non sarà completata la messa in sicurezza dell’argine non potremo iniziare la parte che ci compete”.