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Economia | 15 luglio 2025, 16:00

Cala il consumo di vino, il Vallese pensa al declassamento di parte del raccolto

I prodotti d'oltre confine hanno perso quote di mercato a favore di quelli stranieri: in un anno registrato un calo del 16%

Cala il consumo di vino, il Vallese pensa al declassamento di parte del raccolto

Il Vallese minaccia il declassamento di una parte del raccolto vitivincolo. Lo scrive le Nouvelliste  che rimarca come ‘’nonostante il raccolto 2024 sia molto scarso, il calo dei consumi non ha consentito di smaltire le scorte di vino. A poco più di due mesi dalla vendemmia e da una nuova fornitura di succo, le preoccupazioni sono elevate’’.

Secondo i dati dell'Ufficio federale dell'agricoltura, le cantine del Vallese sono piene. ‘’Se escludiamo la vendemmia 2025, con i consumi attuali, avremmo ancora vino fino a gennaio 2027", afferma Philippe Nantermod, presidente di Maison Maye.

L’industria vinicola svizzera ha registrato un calo del 16% in un anno. Secondo i dati dell'Ufficio federale dell'agricoltura (Ufag) pubblicati il calo del consumo di vini locali ‘’è brutale’’: due volte più significativo del calo del consumo complessivo di vino nel Paese, che nel 2024 raggiungerà già il 7,9%.

Gli esperti dicono che i prodotti svizzeri hanno perso quote di mercato a favore dei vini stranieri. E i vini vallesani non fanno eccezione: hanno registrato un calo del 19,8%.

A fine aprile, oltre 250 esperti hanno discusso a Conthey sul futuro della viticoltura nel corso della prima assemblea generale del settore, organizzata dallo Stato del Vallese.

re.ba.

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