La rete dei Musei d’Ossola continua a rivelare i suoi gioielli: prosegue il nostro viaggio alla scoperta della ricchezza e della varietà della rete dei Musei d'Ossola, un patrimonio diffuso da esplorare passo dopo passo, borgo dopo borgo. La Valle Anzasca, con i suoi borghi montani e le testimonianze di vita d’altri tempi, ospita musei che raccontano il territorio con autenticità e passione.
A Calasca Castiglione, nella località Antrogna, si trova il Museo della Milizia di Calasca, custode di una tradizione che affonda le radici nel 1641. Qui è conservata una preziosa collezione di uniformi, armi e fregi appartenenti alla Milizia Tradizionale, una delle più antiche istituzioni militari popolari italiane ancora attive in forma folkloristica. La raccolta si è arricchita nei secoli anche grazie a donazioni e scambi con altri corpi militari, italiani e stranieri. Il museo è visitabile su richiesta, contattando il numero 349 7526139 o scrivendo a info@miliziatradizionalecalasca.it. Maggiori informazioni sul sito www.miliziatradizionalecalasca.it.
A Vanzone con San Carlo, la Torre di Battiggio rappresenta una delle testimonianze architettoniche medievali meglio conservate della valle. Antica struttura a scopo residenziale e di segnalazione, la torre è attribuita alla famiglia Cani, storicamente legata allo sfruttamento delle miniere d’oro locali.
Restaurata e valorizzata, oggi ospita mostre ed eventi temporanei. È visitabile tutti i giorni su prenotazione, contattando il Comune al numero 0324 828804 o via email all’indirizzo info@comune.vanzoneconsancarlo.vb.it. Sempre a Vanzone, si può visitare l’Antica Latteria e il Mulino, due edifici restaurati che conservano strumenti originali per la lavorazione del latte, dei formaggi e delle granaglie. La visita, su prenotazione, permette di riscoprire i ritmi e le pratiche della vita contadina.
I due siti si trovano rispettivamente in via Bianchi 1 (latteria) e nelle località Roletto e Ronchi Fuori (mulino). Per informazioni: tel. 0324 828804, email vcsanc@tiscalinet.it. A Macugnaga, cuore della cultura walser, sono due i musei che raccontano la montagna. Il primo è il Museo della Montagna e del Contrabbando, ospitato in un edificio tradizionale in località Staffa.
Qui si ripercorre la storia dell’alpinismo sul Monte Rosa, con oggetti originali appartenuti a scalatori periti sulla parete est, restituiti dai ghiacciai. Tra le curiosità, anche le tavole satiriche di Aldo Mazza sull’alpinismo d’inizio Novecento. Il museo è visitabile nei mesi estivi (luglio: 15.30–18.30, agosto: 10–12 e 15.30–18.30), negli altri periodi su prenotazione tramite la Pro Loco (tel. 0324 65112, email: dvalsesia@gmail.com).
Sempre a Macugnaga, nella frazione di Borca, si trova l’Antica Casa Walser (Alts Walserhüüs Van Zer Burfuggu), un museo etnografico allestito all’interno di un’abitazione del Seicento restaurata negli anni ’80 da un gruppo di volontari. Disposto su tre piani, racconta il quotidiano di una comunità montana che ha saputo adattarsi con ingegno a un territorio difficile. Il museo è aperto tutti i giorni nei mesi estivi con orari variabili; la visita è sempre guidata e dura circa 45 minuti. È possibile prenotare anche fuori stagione, contattando il numero 347 9842329 o scrivendo a museowalser@libero.it. Info su www.museowalser.com.
Infine, a Bannio Anzino, nella chiesa seicentesca di Santa Marta, sorge il suggestivo Museo dell’Immateriale. Un percorso in 13 stazioni guida il visitatore alla scoperta di tradizioni, riti e saperi della cultura alpina ossolana, con il supporto di video e installazioni multimediali. Il museo è aperto in estate dal lunedì al venerdì (10–18), mentre d’inverno è visitabile su richiesta contattando il Comune (tel. 0324 89104).