Nella giornata del 24 luglio il direttore generale dell’Asl Vco Francesco Cattel e i referenti amministrativi e sanitari del distretto hanno incontrato i sindaci di Antorna Schieranco, Borgomezzavalle, Montescheno, Villadossola e Pallanzeno per un confronto sul tema del prossimo pensionamento di cinque medici di assistenza primaria attivi nell’ambito territoriale Ossola.
“I sindaci presenti – si legge in una nota di Asl Vco - hanno manifestato la loro preoccupazione per i prossimi pensionamenti, in particolare per il territorio della Valle Antrona che avendo una popolazione soprattutto anziana si troverà in difficoltà se non sarà garantita la presenza in Valle di un ambulatorio medico. I referenti del distretto hanno specificato che dal 1° agosto andranno in pensione due medici di famiglia afferenti all’ambito territoriale Ossola e altri due, sempre dello stesso ambito territoriale, il 1° settembre. Ci sarà inoltre un altro pensionamento, sempre nello stesso Ambito Territoriale, dal 1° dicembre”.
“Allo stato attuale – specifica Asl Vco - i medici di famiglia dell’ambito Ossola hanno ancora una disponibilità di posti per 3.750 pazienti. Da settembre con i quattro pensionamenti ci si troverà con i posti disponibili esauriti. Pertanto, l’azienda sanitaria notificherà alla regione Piemonte l’ambito territoriale Ossola come zona carente e la regione ne terrà conto quando pubblicherà il nuovo bando per medici di assistenza primaria, che purtroppo per la grave carenza di medici anche nel settore dei medici di famiglia, potrebbe non garantire la copertura dei posti vacanti”.
Asl Vco ha poi parlato di possibili soluzioni al problema: “L’azienda sanitaria attiverà ambulatori, come già avvenuto nell’ambito Verbano, per i cittadini senza medico curante inoltre verranno coinvolti i medici di famiglia che potranno in modo volontario garantire visite ambulatoriali e domiciliari sempre a pazienti senza medico. I sindaci hanno ribadito la loro disponibilità a mettere a disposizione locali per ambulatori e a valutare la possibilità di garantire personale di supporto amministrativo ai medici che decidano di aprire ambulatori in Valle. Il direttore generale e i sindaci con il supporto del personale del distretto sanitario monitoreranno la situazione con incontri periodici. L’azienda sanitaria ha specificato ai sindaci che sono confermati tutti i servizi di assistenza domiciliare, di guardia medica nei territori, soprattutto quelli più disagiati, e si sta valutando con la regione la possibilità di potenziare la telemedicina e grazie a sistemi informatici di favorire prenotazioni, ritiro referti e pagamenti con dispositivi telematici. Rimangono confermate altresì le indennità previste dall’Asl Vco ai medici che aprono ambulatori in piccoli comuni disagiati e disagiatissimi sopra i 500 metri”.