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Regione | 26 febbraio 2021, 14:40

Il Piemonte torna “arancione”: cosa si può fare e cosa no

Le limitazioni dovrebbero scattare lunedì, dopo quattro settimane tornano regole più restrittive

Il Piemonte torna “arancione”: cosa si può fare e cosa no

Dovrebbe arrivare oggi la conferma ufficiale del Piemonte in zona arancione. L'indice RT per la nostra regione è cresciuto e si è attestato, anche se di poco, sopra la soglia dell'uno. E questo sia per quanto riguarda l'Rt puntuale, 1.02, sia per l'Rt medio, 1.03. Stabile la pressione ospedaliera, con un lieve incremento dell'occupazione delle terapie Intensive (dal 22% al 23%) e la conferma del 33% di quella dei posti ordinari.

Le restrizioni da "zona arancione" dovrebbero scattare lunedì, dopo quattro settimane cambieranno di nuovo per i piemontesi le regole di convivenza con il coronavirus. Da quella data saranno chiusi bar e ristoranti , che potranno lavorare solo con l'asporto e le consegne a domicilio. Tornerà il divieto di uscire dal Comune di residenza se non per motivi di salute, lavoro o necessità. Sarà consentito lo spostamento nel raggio di 30 chilometri per i centri con meno di 5 mila abitanti ma non per recarsi nel capoluogo di Provincia.

Per la scuola piemontese non ci saranno cambiamenti. I cicli d'istruzione inferiori restano in presenza, mentre si mantiene al 50 per cento la dad per le scuole superiori.

Amici e parenti si potranno andare a trovare solo all'interno del proprio Comune dalle 5 alle 22, solo al massimo in due adulti conviventi, più due minori di 14 anni, una volta al giorno. Chi risiede in un Comune che ha fino a 5mila abitanti può far visita a parenti e amici nel raggio di 30 chilometri.

L'attività sportiva e motoria fuori dal proprio Comune è consentita qualora si tratti di un'attività non disponibile nel proprio territorio comunale. Questa possibilità riguarda anche gli sport di montagna. La località scelta, è specificato nelle regole, deve essere quella più vicina a dove si vive.

L'attuale dpcm consente di raggiungere le seconde case anche in una regione diversa dalla propria. La casa deve essere di proprietà, o di proprietà dei genitori, di chi si sposta, o con un contratto d'affitto di lungo termine precedente al dpcm del 14 gennaio.


Redazione

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