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Attualità | 02 marzo 2021, 19:18

Speranza: "Scuole chiuse in zone rosse o ad alto tasso di contagio"

Presentato il primo Dpcm del governo Draghi; restano le zone a colori, i cambi non avverranno più nel fine settimana ma il lunedì

Speranza: "Scuole chiuse in zone rosse o ad alto tasso di contagio"

I ministri degli Affari regionali e della Salute, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza hanno illustrato in una conferenza stampa il primo Dpcm dell’era di Mario Draghi. Sono loro a descrivere in una conferenza stampa a Palazzo Chigi le nuove misure del Dpcm del nuovo governo sull’emergenza epidemiologica da Covid-19 firmato in serata.

Tra le novità principali la stretta sulla scuola. L'idea del governo, che recepisce le indicazioni del Cts, è di chiudere gli istituti automaticamente in zona rossa e dare la facoltà nelle altre aree di interrompere le lezioni in presenza se, a livello locale, si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti, a prescindere dal colore delle zone. Nelle regioni gialle e arancioni, dunque, la decisione viene rimandata a governatori e sindaci.

Il Dpcm entra in vigore al 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile

“Si tratta di un Dpcm frutto di un confronto con il parlamento e con le Regioni, nonché con il Cts” sottolinea il ministro della Salute Speranza. “Il principio guida del nuovo Dpcm - ha detto Speranza - è la tutela della salute. Siamo convinti che per far ripartire il paese serva vincere la battaglia sanitaria. Per questo il decreto è un decreeto di conservazione che mantiene anzitutto la divisione in colori dell'Italia”

La differenza maggiore riguarda le scuole. A preoccupare sono le varianti, in particolare quella inglese, oggi prevalente, e che colpisce anche i bambini. Dunque didattica a distanza in tutti gli istituti nei territori più colpiti.

“Il provvedimento è condiviso con gli enti locali” spiega il ministro Gelmini. “Abbiamo accolto la richiesta delle regioni di far scattare eventuali cambi di fascia non dal weekend ma dal lunedì, per salvaguardare commercianti e gestori dai danni”.

L'altra novità riguarda la cultura. Dal 27 marzo dovrebbero riaprire cinema e teatri, acquistando i biglietti su prenotazioni, e salvo peggioramenti della curva epidemiologica.

Redazione

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