Nonostante le avversità a causa delle emergenze: sanitarie, economiche e sociali e i momenti difficili che il mondo tutto sta vivendo, oggi è la data dell'8 marzo (Giornata internazionale delle donne), è così come già è stato il 27 gennaio, l'11 febbraio (giornate della memoria), come poi saranno a seguire il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno. Tali ricorrenze prescindono e vanno oltre ogni mera e formale celebrazione.
Il manifesto dell'8 marzo di quest'anno dal titolo: "FARE LA DIFFERENZA"
Il contributo delle donne per la crescita della società e della democrazia, apre un'attenta riflessione circa il travagliato percorso femminile segnato da ogni forma di violenza ed esclusione e maggiormente le conseguenze della pandemia che mette a dura prova molte famiglie, le cui figure più esposte sono le donne, chiamate a riorganizzare i ritmi della quotidianità dividendosi tra lavoro, cura della casa, gestione delle attività scolastiche e dei momenti di gioco dei figli e spesso assistenza ai familiari più anziani. La pandemia ha acuito le disuguaglianze di genere a livello internazionale. Dobbiamo essere coscienti che nel nostro Paese l'impatto è stato ancora più forte. Si partiva già da una situazione svantaggiata con un tasso di occupazione femminile quasi al 50%.
Negli anni non si è mai investito adeguatamente in infrastrutture sociali e in un piano occupazionale femminile. Nonostante ciò, studi autorevoli affermano che proprio sulle donne si fa conto per la ripresa delle comunità. Le donne sono chiamate a rappresentare le pietre angolari e per questo occorre "fare la differenza", segnando una discontinuità netta rispetto al passato e aprendo davvero al contributo che la diversità di genere può apportare.
La presenza e il contributo delle donne 'fa la differenza", perciò è fondamentale riuscire a creare un ecosistema in cui partecipino pienamente con responsabilità dirette alla evoluzione e alla crescita della società. Questo deve essere un obiettivo strategico vero!
A noi tutti tocca e spetta delineare percorsi in cui alcune parole astratte si facciano azione e scelta quotidiana: costruire speranza, condivisione, coraggio, responsabilità, fiducia e differenza. È il compito adulto che questo tempo ci chiede di assumere per praticare la differenza.
Auguro a tutte e a tutti, buon 8 marzo.
Agnese Ranghelli
Responsabile Nazionale Coordinamento Donne
Coordinamento Nazionale Donne Acli