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Provincia | 27 settembre 2021, 11:30

Manifatturiero, aumentano produzione e fatturato: il Vco è la provincia che cresce di più

L'indagine congiunturale del secondo trimestre vede, dopo Torino, Vco e Novara in prima e seconda posizione nella classifica delle variazioni provinciali relative alla produzione

Manifatturiero, aumentano produzione e fatturato: il Vco è la provincia che cresce di più

Nel trimestre aprile-giugno 2021 l’industria manifatturiera ha evidenziato una netta ripresa dei livelli di produzione e fatturato nei territori che costituiscono il quadrante piemontese, a fronte di una media regionale fortemente influenzata dal peso della realtà torinese e della crescita del settore dei mezzi di trasporto. Il dato del +34,3% della produzione industriale di Torino si riflette, infatti, sulla media regionale che si attesta al +25,1% rispetto al corrispondente periodo del 2020.

Per quanto riguarda le province di competenza della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, i risultati positivi seguono immediatamente il dato torinese: Verbano Cusio Ossola e Novara si posizionano al secondo e terzo posto nella classifica decrescente delle variazioni provinciali relative alla produzione, mentre Vercelli e Biella occupano rispettivamente la quarta e quinta posizione, davanti a Cuneo, Alessandria ed Asti.

Ottima, in particolare, la performance del VCO, che registra un +25,4% sul fronte della produzione e un +31,7% per quanto riguarda il fatturato, il migliore indicatore a livello piemontese. Bene anche la provincia di Novara, con un aumento del +21,8% della produzione industriale, il terzo miglior risultato in ambito regionale, e con una crescita del fatturato del +22,3%.

La moda è il comparto manifatturiero che ha risentito maggiormente della recessione legata all’emergenza sanitaria, subendone gli strascichi anche nel corso del primo trimestre dell’anno. Finalmente in questo secondo trimestre il comparto rialza la testa, portando i livelli della produzione di Biella al +18,3%, con un +22,6% del fatturato. A chiudere la graduatoria di quadrante è la provincia di Vercelli, con un incremento della produzione pari al +14,7% e del +25,2% per il fatturato.

Sotto il profilo settoriale l’intensità della ripresa varia sensibilmente a seconda dei diversi comparti di attività economica, con un rimbalzo più contenuto per l’industria alimentare, che meno aveva sofferto della recessione da pandemia.

La 199a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” vede coinvolte complessivamente 747 imprese del quadrante, per un totale di 27.263 addetti e un fatturato superiore ai 7 miliardi di euro.

«I dati del secondo trimestre 2021 confermano la ripresa in atto del nostro tessuto imprenditoriale: la produzione industriale evidenzia un recupero incoraggiante, che auspichiamo si stabilizzi in una decisa inversione di rotta rispetto allo scorso anno, quando gli indicatori avevano registrato una recessione mai sperimentata dopo quella del 2009» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio di Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «I miglioramenti dello scenario economico discendono in gran parte, se non totalmente, dal buon esito della campagna vaccinale, che grazie alle nuove disposizioni normative sul Green pass potrà compiere un ulteriore passo avanti. In questa fase è fondamentale tutelare la capacità competitiva delle nostre imprese in un’ottica internazionale, assicurando le maggiori condizioni di sicurezza possibili per lo svolgimento di attività in presenza e di spostamenti all’estero, indispensabili per un pieno recupero della produttività e per la tenuta dell’occupazione».

Focus Verbano Cusio Ossola

Nel secondo trimestre del 2021 il sistema manifatturiero del Verbano Cusio Ossola registra un dato globale positivo della produzione industriale, trainata dal comparto metalmeccanico. Nel periodo aprile-giugno la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari a +25,4%, il migliore risultato a livello di province piemontesi, superiore alla media regionale (+25,1%).

Il dato generale è fortemente influenzato dalla buona performance della metalmeccanica (+35,3%), nel cui ambito il comparto dell’industria dei metalli registra un’analoga crescita dei volumi di produzione (+33,6%). Più contenuta, ma sempre ampiamente positiva, la variazione registrata dalle altre industrie manifatturiere (+20,7%), mentre risulta stazionaria la chimica (+0,5%), con una lieve contrazione per il tessile-abbigliamento (-2,3%).

Il dato globale sugli ordinativi interni appare in crescita (+17,3%), in misura ancora più dinamica per le commesse estere (+36,1%). Per quanto riguarda il fatturato cresce decisamente quello complessivo (+31,7%), con una variazione ancora più favorevole per la componente estera (+42,6%).

Focus Novara

Nel secondo trimestre del 2021 il sistema manifatturiero novarese registra un dato globale ampiamente positivo della produzione industriale, trainata dal comparto metalmeccanico. Nel periodo aprile-giugno la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari a +21,8%, risultato poco al di sotto della media regionale (+25,1%), sostenuta dalla forte crescita di Torino: Novara registra la terza migliore performance tra le province del Piemonte.

Dall’analisi per comparto di attività economica emerge come la crescita sia fortemente trainata dal metalmeccanico (+40,1%), con le rubinetterie e valvolame che registrano un aumento notevole, pari al +83,8%. In crescita il tessile-abbigliamento-calzature (+17%) e, in misura più contenuta, la chimica- gomma-plastica (+8,2%), così come il comparto delle altre industrie (+10,2%), mentre l’alimentare, che meno aveva risentito delle restrizioni nella fase pandemica, registra un lieve incremento (+2,6%).

Il dato globale degli ordinativi interni esprime una variazione positiva, pari al +23,3%, con un incremento ancora più favorevole della domanda estera (+31,8%). In crescita anche il fatturato complessivo (+22,3%) e quello estero (+31,6%).

Focus Biella

Nel secondo trimestre del 2021 il sistema manifatturiero biellese registra un deciso aumento globale della produzione industriale, con alcune differenziazioni tra i diversi comparti. Nel periodo aprile-giugno la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari al +18,3%, risultato al di sotto della media regionale (+25,1%), sostenuta dalla forte crescita di Torino, che vede Biella posizionarsi al quarto posto tra le province piemontesi.

È la filatura a presentare il dato più confortante (+31,5%), mentre la tessitura esprime valori al di sotto della media (+8%), così come le altre industrie manifatturiere (+9,8%). Le altre industrie tessili, il finissaggio e la meccanica superano, invece, la quota del 20%.

Per quanto riguarda le commesse, a livello generale risultano in deciso aumento sia gli ordinativi provenienti dal mercato interno (+22,3%) sia dal mercato estero (+23,2%). Analizzando la domanda dei diversi comparti di attività economica emergono dati eterogenei, con la meccanica che stenta sul fronte estero ed il finissaggio che, al contrario, vede gli ordinativi triplicati.

Bene anche il fatturato, che aumenta sia a livello totale (22,6%) sia in riferimento alla sola componente estera (21%).

Focus Vercelli

Nel secondo trimestre del 2021 il sistema manifatturiero della provincia di Vercelli registra una buona ripresa della produzione industriale, con tutti i settori in positivo, sebbene con marcate differenze. Nel periodo aprile-giugno la variazione della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è stata pari a +14,7%, risultato al di sotto della media regionale (+25,1%), sostenuta dalla forte crescita di Torino.

A mostrare la crescita più dinamica è il settore della chimica (+33,2%), seguito dalla buona ripresa del tessile-abbigliamento (+20,9%). Bene anche la metalmeccanica (+16,4%), nel cui ambito il comparto rubinetterie e valvolame mostra minore slancio (+12%). In leggera crescita anche l’alimentare (+3,1%), comparto che evidenzia un rimbalzo più contenuto, essendo stato il meno penalizzato dalle chiusure forzate nel periodo acuto dell’emergenza sanitaria. Crescono gli ordinativi, in misura minore quelli provenienti dal mercato interno (+14,3%) rispetto a quelli dei mercati esteri (+23,1%) e con differenze tra i diversi comparti di attività economica.

Buona la crescita del fatturato totale (+25,2%) e, in misura ancora maggiore, quella della componente estera (+32,5%).

C.S.

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