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Politica | 16 gennaio 2022, 10:10

“La Regione introduca bonus per il sostegno psicologico”

Il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd) chiede alla Giunta risorse per la cura e la prevenzione del disagio psichico causato dalla pandemia istituendo un fondo ad hoc, come in Lazio

“La Regione introduca bonus per il sostegno psicologico”

“Alcune Regioni stanno destinando apposite risorse per contrastare gli effetti che l’emergenza pandemica sta generando anche sulla salute mentale dei cittadini. Ad esempio, il Lazio ha istituito un fondo dedicato all’accesso alle cure per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico rivolto in primo luogo ai giovani e alle fasce più fragili della popolazione. Chiediamo alla Regione Piemonte di introdurre misure analoghe nel bilancio regionale 2022”. Lo chiede il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd), che sull’argomento ha presentato un Question time che sarà discusso  

Infatti, la normativa regionale non contempla nulla di simile al “bonus psicologico”, mentre la D.G.R. del 21 aprile 2021 fa riferimento solo ad un protocollo d’intesa tra Regione, Ufficio Scolastico Regionale ed Ordine degli Psicologi finalizzato al “potenziamento del supporto psicologico a favore delle istituzioni scolastiche”.

“Nell’ultima manovra finanziaria nazionale era prevista l’introduzione del bonus psicologico, poi accantonato. Oltre 250mila persone hanno già firmato su Change.org la petizione che chiede di rivedere quella decisione. Stiamo assistendo ad una crescita del disagio negli adulti come nei più giovani. Bambini, adolescenti, insegnanti e genitori hanno dovuto fare i conti con la didattica a distanza e non i tanti problemi organizzativi e pratici della scuola. I piccoli imprenditori hanno dovuto per mesi fermare le loro attività e affrontare scenari di grande incertezza. Le partite Iva e i giovani che lavorano con contratti saltuari sono stati fortemente penalizzati. Tutto ciò ha avuto evidenti ripercussioni sullo stato di salute psichica. Lo scorso anno, secondo l’istituto Piepoli, il 27,5% di chi aveva intenzione di iniziare un percorso psicoterapeutico ha rinunciato per motivi economici, mentre il 21% lo ha interrotto in corso d’opera. Inoltre, si sta verificando un preoccupante aumento dei tentativi di suicidio, dei casi di autolesionismo e dei disturbi del comportamento alimentare tra i più giovani”.

“Di fronte a questo scenario allarmante-conclude il consigliere regionale Alberto Avetta-in attesa che Governo e Parlamento rivalutino la possibilità di introdurre il bonus psicologico, la Regione Piemonte può e deve intervenire, guardando a quanto fatto altrove. Prevedere un bonus psicologico regionale vorrebbe dire fare un investimento soprattutto per il futuro delle giovani generazioni. Non sarebbe un investimento sostitutivo rispetto al servizio pubblico, che pure andrebbe potenziato, ma una risposta di civiltà ai tanti cittadini che si rivolgono ai professionisti nel silenzio e nell’assenza di qualsiasi tipo di sostegno”.


C.S.

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