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Attualità | 09 marzo 2022, 20:04

“Non siamo vaccinati e non possiamo andare a trovare gli anziani nelle Rsa”: rivolta no vax contro la Regione

Il Comitato Parenti di Anziani chiede che la situazione nelle case di riposo torni a essere quella prima del Covid: “Non vediamo i nostri cari da mesi, non basta il tampone”

“Non siamo vaccinati e non possiamo andare a trovare gli anziani nelle Rsa”: rivolta no vax contro la Regione

Non vediamo i nostri cari da mesi, è ora di dire basta: sono prigionieri nonostante abbiano tre dosi”. E’ una vera e propria furia no vax quella che il Comitato Parenti di Anziani in Rsa riversa contro la Regione Piemonte.

La richiesta: ingressi garantiti dopo tampone negativo

I nostri anziani stanno vivendo in una condizione di isolamento e abbandono” spiegano dal Comitato. Le testimonianze si sprecano: c’è chi non vede la mamma da due mesi, chi non può incontrare l’anziana nonna da tre o quattro mesi. Una condizione che genera preoccupazione. La richiesta avanzata sia all’assessore alla Sanità Luigi Icardi che al governatore Alberto Cirio è quindi quella di aprire le case di riposo ai parenti non vaccinati attraverso lo strumento ritenuto più preciso e sicuro: il tampone.

"Basta con l'esclusione dall'accesso alle strutture"

Chi non è vaccinato, per scelta o per salute, è escluso dal tutto dall’accesso alle strutture” raccontano dal Comitato. “I parenti guariti o vaccinati, inoltre, non possono vedere i loro anziani se in Rsa ci sono casi di tamponi positivi e ciò avviene spesso: così le strutture sono chiuse alle visite gli anziani passano le giornate in solitudine, chiusi nelle loro stanze”.

 

Preoccupati per la salute mentale e psicologica, i parenti hanno ribadito il timore che i loro cari si spengano poco a poco.

Andrea Parisotto

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