Da oggi Casa Letizia la struttura dei padri Cappuccini ospita 25 profughi ucraini. Grazie ad una convenzione con il Ciss Ossola, la struttura riapre ed ospita donne e bambini arrivati in maniera autonoma a Domodossola tramite contatti che avevano qui.
In prevalenza queste persone scappate dalla guerra hanno qualche riferimento o conoscenza con altri connazionali che già si trovano in Ossola per lavoro. “La città ha risposto molto bene, sono arrivati davvero tanti aiuti dalla parrocchia di Domodossola, dai gruppi, da privati, dalle famiglie dei ragazzi delle scuole Kennedy” dice Sonia Manini , assistente sociale del Ciss.
“In poco tempo è stata creata una rete di accoglienza e in tre giorni siamo stati in grado di attivare la struttura. Il consorzio si è adoperato al massimo, devo ringraziare i vertici, dal presidente al direttore, ma anche i sindaci dell'Ossola e il personale del Ciss. I profughi non parlano italiano, alcuni parlano inglese quindi bisognerà pensare ad una graduale integrazione”.