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Vigezzo | 02 giugno 2022, 09:25

A Santa Maria Maggiore uno dei più importanti manager culturali italiani

Paolo Verri ha parlato a portatori di interesse e istituzioni in un incontro per lo sviluppo del marketing territoriale della valle Vigezzo

A Santa Maria Maggiore uno dei più importanti manager culturali italiani

È stato un appuntamento partecipato, denso e pieno di spunti quello di sabato 28 maggio nella Sala Mandamentale di Santa Maria Maggiore. Ospite d’eccezione Paolo Verri, editore, organizzatore culturale, esperto di sviluppo urbano. Punto di partenza è Val Vigezzo. La Valle dei Pittori, il bando “In Luce” di Fondazione Compagnia di San Paolo recentemente vinto dalla Fondazione Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini. Una progettualità pluriennale legata alla valorizzazione del territorio ossolano e delle sue eccellenze artistiche, con al centro la pittura vigezzina e la valle dei pittori.

Paolo Verri è uno dei più importanti manager culturali italiani, conosciuto e stimato a livello internazionale. È stato il più giovane direttore del Salone del Libro di Torino, che ha diretto dal 1993 al 1997. Dal 2000 al 2006 ha lavorato per l’Associazione Torino Internazionale creando un piano strategico per la promozione della città. In occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia è stato direttore del Comitato Italia 150 organizzando e promuovendo i festeggiamenti in tutte le regioni. Ha diretto e vinto il comitato promotore per la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019. In occasione di Expo 2015 è stato direttore del palinsesto eventi e contenuti espositivi al Padiglione Italia. Al momento coordina Ivrea Capitale Italiana del Libro 2022.

La via auspicata da Verri punta ad andare a rafforzare la già forte identità culturale della Valle Vigezzo legata alla “Valle dei Pittori”, spingendosi verso un’apertura non solo nazionale, ma anche internazionale che vada a lavorare su aree e temi comuni con importanti realtà estere. In questo senso, Verri ha sottolineato ai molti portatori di interesse presenti all’incontro l’importanza fondamentale dell’interrelazione e delle reti lunghe.

Una possibile strategia parte dalla consapevolezza che oggi la cultura iconica è prevalente su quella sillabica: le immagini accumulano senso diffuso e tornano ad avvicinarsi alla sensibilità dell’Ottocento, tipica dei pittori vigezzini. Si tratta di una rinnovata attenzione che potrebbe fare dell’istituzione artistica di Santa Maria Maggiore, oggi l’unica Scuola di Belle Arti attiva su tutto l’arco alpino, un centro internazionale di educazione all’immagine. Un’identità forte e radicata sul territorio, con la sua storia ultracentenaria, che si potrebbe così aprire in modo strutturato e incisivo ai linguaggi della contemporaneità.

Verri è convinto sia necessario lavorare per essere percepiti come un’opportunità non solo dalla comunità piccola, ma anche e soprattutto da quella grande, per esempio attraverso la produzione di contenuti artistici esclusivi che, dalla Valle, possano essere portati altrove e operino da volano e richiamo.

Un primo passo importante è proprio quello del bando di Fondazione Compagnia di San Paolo dove la strategia di medio-lungo periodo è instaurare un dialogo con la produzione contemporanea di opere d’arte e la ricerca culturale più attuale tramite residenze artistiche, organizzazioni di mostre, istituzione di borse di studio, ricerche d’archivio e progetti di rete in cui al momento sono coinvolti Fondazione Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, Comune di Santa Maria Maggiore, Associazione Musei d’Ossola, Fondazione Ciolina, Collezione Poscio, Associazione Asilo Bianco APS.

L’incontro con Verri è la prima tappa di un percorso comune di co-progettazione, una collaborazione auspicata da Claudio Cottini, Sindaco di Santa Maria Maggiore, che porti alla realizzazione di progetti ancora più ambiziosi e importanti per lo sviluppo della Valle e delle tante peculiarità ed eccellenze del territorio. Lo stesso impegno è condiviso da Bruno Testori, Presidente della Rossetti Valentini, il cui desiderio è riportare la Scuola a essere viva e dinamica, un luogo non solo di memoria, ma anche di formazione e di apertura al contemporaneo, polo culturale e attrattore turistico.

C.S.

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