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Attualità | 11 luglio 2022, 19:30

Reti territoriali contro la povertà: il nuovo bando di Fondazione Comunitaria Vco

Per sostenere iniziative che sappiano valorizzare la capacità degli enti di intercettare i bisogni del territorio sono a disposizione 453 mila euro. Il presidente De Paoli prende a modello l'Emporio dei Legami

Reti territoriali contro la povertà: il nuovo bando di Fondazione Comunitaria Vco

L'Autunno sarà caldo con i rincari degli alimentari, delle bollette della luce e del gas. Una stangata rischia di abbattersi sulle famiglie. La Fondazione Cariplo in collaborazione con la Fondazione Comunitaria del Vco per arginare le situazioni più drammatiche del territorio mette in campo un bando ad hoc.

E' stato presentato questa mattina in sala consiliare a Domodossola dal presidente della Fondazione Comunitaria del Vco, Maurizio De Paoli, alla presenza del sindaco di Domodossola , Lucio Pizzi, il bando reti territoriali contro la povertà.

La misura di contrasto alla povertà intende favorire la creazione delle reti sul territorio: per questo il presidente della Fondazione Comunitario ha sollecitato l'Ossola e il Cusio alla creazione di una una rete tra enti no profit ed enti pubblici sull'esempio di quanto avvenuto nel Verbano con l'Emporio dei Legami, per affrontare una povertà sempre più estesa.

«Ci sono famiglie che fanno fatica a pagare l'affitto, le spese condominiali –ha detto De Paoli- e l'autunno si presenta caldo il bando mette a disposizione 453 mila euro e intende sostenere interventi che sappiano valorizzare la capacità degli enti del territorio di leggere e intercettare in maniera condivisa i bisogni». Le risorse saranno destinate a garantire ad esempio l'accesso a beni di prima necessità e per la copertura delle spese familiari come rette per i servizi educativi e scolastici e costi relativi a trasporti e spostamenti. La richiesta di contributo è compresa tra 50 mila e 200 mila euro. Dovranno pervenire entro il 12 ottobre. Il bando può finanziare fino all' 80 per cento del progetto.

«L'importante è che si costruiscano delle reti – ribadisce De Paoli –  e deve emergere il fatto che ci sia la comunità che partecipa in maniera coesa nel prendersi cura della parte più fragile».


Mary Borri

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