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Ambiente | 03 settembre 2022, 12:00

Italia Nostra molto critica sulla pista ciclabile al Monte Moro

La sezione provinciale del Vco evidenzia dubbi sull'impatto ambientale e sulla futura manutenzione

Italia Nostra molto critica sulla pista ciclabile al Monte Moro

Italia Nostra Vco è critica sulla pista ciclabile che da Macugnaga-Staffa sale sino al passo del Monte Moro, per poi  collegarsi con il versante svizzero e raggiungere l'abitato di Sas Fee.

La sezione di Italia Nostra rilancia dubbi rilevati anche da Arpa. ‘’La stessa Agenzia Regionale di protezione ambientale era intervenuta in sede di valutazione dell'inserimento del progetto nello strumento urbanistico del Comune e aveva formulato molti rilievi critici, tanto che, al termine, aveva escluso la possibilità di concedere il proprio contributo in termini positivi’’ rileva Italia Nostra.

La pista è un progetto inter-frontaliero, finanziato con fondi Interreg per oltre un milione di euro per il solo versante Italiano. Ma le opere in corso, dice Italia Nostra, ‘’ hanno suscitato in alcuni fondate preoccupazioni per il forte impatto del cantiere che, considerate le condizioni di alta quota, le forti pendenze del suolo e in generale le condizioni ambientali in cui opera, potrebbe, proprio in fase di realizzazione dell'opera, generare situazioni critiche. Anche ad opera finita gli interrogativi circa la sua corretta manutenzione nel tempo non mancano’’.

Va detto che l'opera era stata approvata ed ora risulta in fase di realizzazione. ‘’A sua ultimazione interesserà una superficie di circa 60.000 mq. e comporterà scavi per circa 51.000 mc – rilancia Italia Nostra - . Altra questione critica sarà poi la manutenzione, sia in termini economici che tecnici di un'opera che sarà comunque soggetta alle severe condizioni dell'ambiente alpino di alta quota. A cose ormai fatte, non è possibile per noi fare altro se non vigilare e invitare le persone sensibili e che frequentano quei luoghi a farlo perché un'opera fatta per consentire di praticare la mobilità con mezzi sostenibili, non si risolva in un disastro ambientale magari anche annunciato e inascoltato’’.


Renato Balducci

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