"Arrivano dai medici con pacchetti di cure che già vorrebbero, perché le hanno trovate su Internet". Si chiama disinformazione uno dei più grandi rischi che l'uso scorretto del web porta con sé nel mondo della salute. A lanciare l'allarme, sono stati i partecipanti del Cracking cancer forum, che si è tenuto a Torino nel week end.
Social network, siti e chat: ecco le forme più insidiose per i navigatori-pazienti. In una parola, il "Dottor Google". "E' un terzo incomodo, non un luogo fisico, ma virtuale. Questi canali creano disturbi informativi nella cittadinanza e finiscono per creare attrito con i sanitari", dice Loredana Masseria, responsabile della comunicazione della Rete oncologica Asl di Torino.
"Una situazione - concorda Guido Giustetto, presidente dell'Ordine dei medici di Torino e provincia - che finisce per creare rischi di disturbi informativi e disinformazione".
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