Le Terme di Premia non chiudono. La crisi causata dall’aumento spropositato dei costi dell’energia sta mettendo in seria difficoltà la Terme di Cadarese, ma per il momento la struttura rimarrà aperta e questo è di sollievo per la ventina di dipendenti che ci lavorano. Ce lo conferma Claudio Alberti Violetti, amministratore delegato delle Terme, società che è di proprietà dei comuni della valle Antigorio-Formazza.
Violetti com’è la situazione?
‘’Resistiamo, anche se navighiamo a vista. Pagavamo una bolletta di 22 mila euro di costi dell’energia al mese, a luglio 50 mila, ad agosto siamo saliti a 70 mila euro’’.
Quindi?
‘’Resistiamo. Se la situazione resta questa e se la gente continua a venire alle Terme noi andiamo avanti. Inoltre io sono di qui e ci tengo a questa struttura. Fossi un amministratore di Roma magari chiuderei le terme, ma io no, vado avanti’’.
Non temi di finire in rosso col bilancio?
‘’Cerchiamo di tenere i conti a posto, l’importante è non fare debiti. Oggi lavoriamo per pagare le spese, spero arrivino tempi migliori. Speriamo in aiuti dallo Stato. Certo che se questi 70 mila euro di costi mensili diventassero 150 mila ci penserò, perché passerei dai 220 mila euro di costi l’anno a oltre 600-700 mila. La situazione è per ora tranquilla, i lavori che dovevamo fare sono stati tutti conclusi e l’estate è andata bene.’’
Anche perché devi rispondere ai proprietari, cioè i comuni della valle.....
‘’Non posso metterli in difficoltà e certo non farò debiti. Dovesse succedere che si vadain difficoltà passerò la palla all’assemblea che deciderà cosa fare....’’