Questa la riflessione del presidente della Rappresentanza dei sindaci Gianni Morandi alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente Alberto Cirio sul futuro sanitario nel Vco all'indomani della visita alla Casa della Salute di Cannobio del governatore della Regione.
“Quindi dobbiamo proprio rinunciare ad avere il nuovo ospedale? Il sistema sanitario italiano si basa su 3 livelli di ospedali: gli ospedali di primo livello (hub) che comprendono tutte le specializzazioni e quindi tutti i reparti, gli ospedali di secondo livello (spoke) che, pur non avendo la complessità degli hub, hanno il Dea con tutti i reparti che ne garantiscono la funzionalità, e infine gli ospedali di terzo livello con pronto soccorso.
E poi c'è il sistema sanitario del VCO che da ormai alcuni decenni si basa su una formula diversa, ovviamente non possiamo avere un ospedale hub per cui abbiamo tentato la strada del cosiddetto 'ospedale unico plurisede' che in pratica vuol dire che la somma dei reparti che ci sono a Domodossola e a Verbania costituisce un ospedale di secondo livello in cui anche il Dea, con un unico primario, ha un accesso a Verbania e uno a Domo. Il problema di questa soluzione lo stiamo ormai osservando da anni è che purtroppo assistiamo molto spesso a continui spostamenti di personale e di pazienti fra i due ospedali a seconda delle diverse esigenze alla ricerca dei diversi reparti che sono in parte a Domo e in parte a Verbania.
Risulta quindi ormai chiaro che i due ospedali presi singolarmente sono poco più che due ospedali di terzo livello e solo la somma integrata dei due costituisce un vero plesso di secondo livello con reparto Dea completo con però il piccolo dettaglio di avere alcuni reparti che distano 40 km da altri reparti. È per questo che tutti gli addetti ai lavori sono ormai concordi nel ritenere che ci voglia un nuovo ospedale con tutte le attrezzature che facciano sì che possa fornire tutti quei servizi sanitari che oggi non si riescono ad offrire, e la conferma la troviamo nei dati della mobilità passiva.
La mia domanda quindi è questa: caro Presidente, con i 200 milioni che intendete investire su Domo e Verbania si supererà il concetto di ospedale unico plurisede e si avranno entrambi gli ospedali con due Dea completi di tutti i reparti? Verrà installata quindi ad esempio una emodinamica anche a Verbania? Perché se sarà così può anche avere un senso rinunciare all'ospedale nuovo altrimenti vorrebbe dire continuare ad avere tutti i problemi che subiamo oggi pur avendo speso tantissimi soldi. Spetta a voi la responsabilità di decidere e avete tutto il diritto di chiedere l'approvazione da parte dei sindaci anche contro il parere di tutto il personale sanitario, però dovete dirci chiaramente a cosa andiamo incontro, ospedale unico plurisede o due ospedali?”.