Su proposta del Questore del VCO, lo scorso 15 settembre il Tribunale di Torino — Sezione Misure di Prevenzione - ha emesso un decreto applicativo della misura della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per 3 anni con obbligo di soggiorno a carico di un domese di 44 anni.
L'uomo era stato denunciato lo scorso anno da una donna di giovane età per le condotte moleste e persecutorie tenute dall'uomo nei suoi confronti ed era finito in carcere per aver violato il divieto di avvicinamento alla ragazza imposto cautelarmente dall'Autorità Giudiziaria ma nell'aprile scorso le condotte persecutorie culminavano in una aggressione violentissima al padre della ragazza presso l'abitazione della stessa, che interveniva per difendere un'altra figlia, scambiata per la vittima. Il molestatore per questo grave episodio veniva colpito da ordine di custodia cautelare in carcere ma nel giorno dell'esecuzione della misura da parte del Commissariato di Domodossola si rendeva nuovamente autore di violenze contro gli operatori, dopo essersi barricato in casa e aver cercato di spingere la scala posta dai Vigili del Fuoco per accedere dall'esterno dell'abitazione, minacciando gli stessi di farli precipitare. L'uomo per sfuggire all'arresto si lanciava dal balcone su una veranda di un esercizio sottostante e qui aveva una violenta colluttazione con i poliziotti, che dovevano ricorrere alle cure dei sanitari.
Il Questore ha inteso proporlo per la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale al fine di contenere la sua propensione a commettere reati, ritenendolo persona molto pericolosa per la sicurezza pubblica, inquadrandolo nella categoria di soggetti che si sono resi responsabili di atti di violenza e persecutori.
Il Tribunale di Torino, accogliendo integralmente la proposta, ha riconosciuto la pericolosità del soggetto e pertanto ha stabilito che l'uomo per la durata di tre anni sarà obbligato a soggiornare nel comune di residenza e non potrà allontanarsi dalla sua dimora senza dare avviso agli organi di Polizia; inoltre sarà obbligato a rimanere nella propria abitazione dalle 21 di sera fino alle 07 del mattino, non dovrà frequentare persone colpite da condanne o sottoposte a misure di sicurezza o prevenzione, non potrà accedere agli esercizi pubblici tra le ore 18 e le 21 ma, soprattutto, non potrà comunicare con la donna né avvicinarsi ai luoghi da lei frequentati ed alla sua abitazione, mantenendo una distanza di un chilometro dalla donna, anche in caso di incontro casuale.