Una festa a sorpresa, organizzata nei minimi dettagli dai parrocchiani e dalle associazioni di Druogno e delle frazioni. Giovedì 27 ottobre nella chiesa parrocchiale di Druogno è stato ricordato il ventesimo anniversario di presenza nella comunità del parroco don Paolo Montagnini.
Nato ad Invorio nel 1969, don Paolo fece il suo primo ingresso nella chiesa dedicata a San Silvestro il 27 ottobre del 2002. Con un carattere “un po' storto” come lui stesso l'ha definito, don Paolo nel suo lungo cammino sacerdotale si è dedicato alla comunità a lui affidata dall'allora vescovo Renato Corti sempre con grande impegno e responsabilità, stando vicino in ogni momento ai suoi parrocchiani. Ha portato un grande contributo al lavoro pastorale della parrocchia, in riferimento sia al ministero della predicazione e dell'amministrazione dei sacramenti, sia alla cura delle strutture della stessa. Due le donne che lo hanno sempre accompagnato nel suo percorso: la mamma Elda (scomparsa nel 2019) - donna di fede e presenza vigile in casa parrocchiale - che lo ha sempre sostenuto nei momenti di difficoltà e l'adorata Pina, governante della casa parrocchiale che lo ha aiutato e appoggiato fino alla sua scomparsa.
A distanza di due decenni la comunità druognese con le sue frazioni - assieme ad alcuni amici del suo paese natale - si è quindi nuovamente riunita attorno al suo parroco per festeggiare questo speciale anniversario. «Venti anni non sono un giorno, non sono un mese e neppure un anno. Sono un pezzo di storia vissuto con voi», le parole commosse di don Paolo. «Oggi - prosegue il parroco di Druogno - ringrazio il buon Dio per i miei venti anni di permanenza con voi, in mezzo a voi. Mai avrei pensato di raggiungere questo traguardo. In questi venti anni di apostolato ho condiviso con voi le gioie e i dolori: le gioie di aver battezzato i vostri figli (ben 239: 168 a Druogno e 71 a Coimo. Con 2 di Paiesco), le gioie di aver dato i Sacramenti dell'Iniziazione Cristiana ai bambini. Ricordo le messe di prima comunione con tanta devozione e commozione; le gioie di aver benedetto le nozze cristiane degli sposi (e con dispiacere magari qualcuna è già finita), le gioie di aver vissuto con voi i vari eventi, le feste e le ricorrenze paesane. Con voi ho vissuto anche i momenti di dolore e di prova accompagnando all'ultima dimora 279 fedeli: 186 a Druogno, 93 a Coimo e 7 di Paiesco. Con la mia semplicità ho sempre cercato di consolare i cuori afflitti e disperati con le parole della fede. Abbiamo camminato insieme, abbiamo gioito insieme e abbiamo fatto anche qualche cosa insieme».
Il sindaco di Druogno, Marco Zanoletti, ha sottolineato come le azioni di don Paolo siano state un punto di riferimento morale e spirituale per la comunità, augurandogli ancora molti anni di presenza nel paese affinché questo cammino prosegua ancora a lungo: «Un traguardo – quello che stiamo festeggiando – molti anni fa forse anche per noi inaspettato. Tutta questa serata è nata dalla volontà delle associazioni di Druogno e Coimo che oggi sono qui presenti: la Banda Musicale, la Corale, gli Alpini, il Gruppo giovani di Albogno, il Consorzio Bonifica di Coimo, Gagnone San Defendente, Insieme per Orcesco e la Sportiva. Per tutto il resto dell'anno è il parroco che si reca nelle frazioni per le celebrazioni dei santi patroni: questa sera tutte le frazioni si sono riunite per ringraziarla per quello che ha fatto in questi venti anni. Ci ha accompagnati e sorretti anche nei momenti di difficoltà, avendo sempre una parola per tutti: abbiamo camminato insieme e questo è importante per le piccole comunità». Un lungo, commosso e caloroso applauso ha poi coinvolto i presenti nel segno della gratitudine.
Al termine della funzione religiosa alcuni doni sono stati consegnati dai bambini dell'asilo nelle mani del parroco: una fotografia di gruppo scattata prima dell'inizio della messa e due quadri di ringraziamento per l'operato del sacerdote in questi anni di presenza sul territorio. E da ultimo un calice, segno di riconoscenza e di ricordo per questo prezioso traguardo. Una sorpresa, quella organizzata per don Paolo, pensata nei minimi dettagli: alla celebrazione erano presenti i rappresentanti di tutte le associazioni del territorio, le donne in costume, il sindaco con i rappresentanti del comune, i bambini delle scuole. La messa di ringraziamento è stata concelebrata dal vicario Episcopale dell'Ossola don Vincenzo Barone, dal vicario Episcopale dei Laghi Gianmario Lanfranchini, da don Stefano Gallina parroco di Malesco, dal parroco di Baceno don Davide Gheza, da don Giuseppe Ottina coadiutore di Domodossola, da don Graziano Galbiati parroco di Valstrona e don Massimo Gavinelli parroco di Santa Maria Maggiore. La serata si è conclusa con un rinfresco organizzato presso il cinema parrocchiale. «Spero - ha concluso don Paolo - di condividere con voi altri giorni e anni come parroco, amico e fratello».