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Confine | 26 novembre 2022, 19:00

La Svizzera punto di partenza per attività mafiose in Italia

Incontro a Berna tra il nuovo procuratore nazionale italiano antimafia Giovanni Melillo e il procuratore generale della Confederazione, Stefan Blättler

La Svizzera punto di partenza per attività mafiose in Italia

La Svizzera, oltre ad ospitare sul proprio territorio cellule mafiose, sarebbe anche un punto di partenza per attività violente commesse da associazioni criminali nel Nord Italia. E’ una delle affermazioni del nuovo procuratore nazionale italiano antimafia Giovanni Melillo, che ha incontrato a Berna il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler.

La situazione malavita in Svizzera viene monitorata di continuo perché oltre frontiera sono preoccupati. E così se ne è parlato nel corso dell'incontro, contatti che Svizzera e Italia intensificheranno in futuro.

Quello di Berna è il primo viaggio di lavoro all'estero di Melillo che ha tratteggiato l’importanza ‘’della collaborazione con le autorità svizzere".

Una collaborazione che oltre frontiera viene ritenuta necessaria, vista l'importante presenza della mafia nella Confederazione:

L’incontro è servito per uno scambio divalutazioni che partono dal fatto che la mafia non è presente solo nelle regioni più vicine all'Italia (Ticino, Grigioni e Vallese), ma si trova anche in Romandia e nel nord della Svizzera. ‘’Da questo punto di vista la ramificazione in Svizzera corrisponde a scelte strategiche precise" ha spiegato Melillo. Che ha aggiunto: ‘’Abbiamo segnali che attività violente commesse nel Nord Italia siano demandate ad affiliati che normalmente risiedono in Svizzera e che svolgono missioni intimidatorie violente in Lombardia, Piemonte, in Veneto".

Blättler ha ribadito come la Svizzera ‘’non debba  solo combattere le organizzazioni che vengono a investire qui e che praticano attività illegali, ma anche quelle che usano la Confederazione come piattaforma per commettere reati all'estero".

Renato Balducci

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