‘’Nel bel mezzo dei Mondiali, l'Ong Avaaz ha condotto mercoledì un'azione contro il boss della FIFA, Gianni Infantino, nella sua città natale di Briga’’. E’ quanto riporta il giornale Le Nouvelliste che rimarca come l’azione della Ong era tesa a ‘’chiedere la creazione di un fondo di compensazione per i lavoratori che lavoravano nei cantieri dei Mondiali in Qatar’’
‘’I camion dei manifestanti – scrive il giornale - hanno attraversato Briga, dove vivono ancora i parenti del presidente Infantino. Gli attivisti lo accusano di rifiutarsi di risarcire le migliaia di lavoratori migranti morti o sfruttati durante la costruzione della Coppa del mondo. Cartelli mobili sui camion recitano: “Infantino: la tua famiglia era migrante; migliaia di migranti come loro sono stati vittime di questo Mondiale; risarcirli ora”.
Il leader italo-svizzero aveva messo in evidenza le sue origini italiane per assicurarsi di sentirsi vicino ai migranti venuti a lavorare a Doha in condizioni castigate dalle organizzazioni per i diritti umani.
Gianni Infantino, ha detto l'attivista di Avaaz. Andy Legon, “deve risarcire le vittime di questa Coppa del Mondo”.
È intervenuta la polizia cantonale che ha identificato le persone responsabili dell'azione che ha visto impegnati tre veicoli su cui erano montati i manifesti. Secondo il portavoce della Polizia, Stève Léger, però ‘’ il caso finisce lì, così com'è’’.