‘’Domodossola, il mio acceleratore di creatività’’. Lo dice a chiare lettere. E’ il suo inno d’amore per la sua città.
Alberto Fortis, cantautore domese doc, canta il suo sincero amore per Domodossola. Lo fa nella rubrica ‘’Il bello dell’Italia’, sul sito del Corriere della Sera, dove si lancia in una lunga intervista fattagli da Beba Marsano.
L’amore per la città natale ‘’che ospita la casa di famiglia dove, tra nostalgie e progetti, fa un salutare pieno di energia’’
Un articolo che passa dal suo racconto di musicista alla passione che ha per Domodossola, dove ‘’radici e memorie si combinano e diventano stimoli, incunaboli di progetti artistico-musicali: dischi, musical, festival come quello di Lusenstock, sorta di Woodstock domese tenuto a battesimo due estati fa nel quadro dell’Alpe Lusentino, che ha contribuito a svelare le suggestioni di un territorio conosciuto ancora da pochi’’
Per Alberto la sua città è ‘’una portaerei dove plano e riparto in volo, dopo avere fatto il pieno’’. E cita la sua bellezze: Piazza del Mercato, il complesso seicentesco del Sacro Monte Calvario. i musei civici Galletti in Palazzo San Francesco, ma anche «l’ex teatro Filodrammatici, ormai chiuso da anni, in una zona di giardini vicino alle vecchie mura; vi feci le prime recite da bambino’’.
E l’angolo da scoprire? ‘’La Val Bognanco, alle spalle della città, detta “delle cento cascate” per la ricchezza di acque, anche termali. Una cornice selvaggia, ancora incontaminata’’.