Si conclude con fuori programma d'eccezione la rassegna di conferenze Tra Scuola e Scienza, organizzata dal liceo Giorgio Spezia e dall’Istituto Marconi-Galletti-Einaudi di Domodossola.
Martedì 2 maggio l’Aula Magna di via Ceretti 23 ospiterà, dalle 17.30 alle 19, due relatori prestigiosi: Gianpaolo Bellini e Marco Bersanelli per l'incontro dal titolo “Dai quark alle galassie”.
Bellini è professore emerito all’Università degli Studi di Milano e lavorando nei più importanti centri di ricerca del mondo, ha condotto numerosi esperimenti, tra i quali Borexino, presso il Centro di ricerca del Gran Sasso. Bersanelli è invece ordinario di Astrofisica presso l’Università degli Studi di Milano, ed è fra i responsabili della missione spaziale Planck dell’ESA.
“Il tema dell'ultimo incontro -spiegano dagli istituti- sarà estremamente affascinante. L’uomo si è sempre interrogato sulla natura del Sole e delle luci che risplendevano di notte nel cielo e sui meccanismi che permettono alle stelle di brillare. Solo negli ultimi anni un singolo esperimento svolto nel laboratorio sotterraneo del Gran Sasso ha permesso di indagare in profondità i fenomeni che producono l’energia nel Sole e nelle stelle. L’esperimento Borexino, durato 32 anni, ha catturato le informazioni che vengono dal Sole rilevando una elusiva particella, il neutrino”.
“Ora sappiamo -sottolineano gli organizzatori- che le stelle brillano grazie a reazioni termonucleari che avvengono al loro interno: per mezzo di esse il Sole produce l’energia che sostiene ogni forma di vita sulla Terra; inoltre generazioni di stelle precedenti hanno generato gli elementi pesanti, indispensabili per la complessità chimica e biologica”.
“Le stelle -concludono- si distribuiscono in enormi famiglie, le galassie, ciascuna delle quali contiene centinaia di miliardi di stelle, e l’universo osservabile contiene centinaia di miliardi di galassie. L’origine di tutte queste strutture risale a 13.8 miliardi di anni fa. Grazie alla missione spaziale Planck dell’ESA abbiamo una mappa completa del cosmo neonato, la quale ci mostra fra l’altro che il 95% della massa-energia nell’universo si trova in forme a noi ancora ignote”.