Il penultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Villadossola del 26 luglio 2023, prevedeva: “Approvazione modifiche al Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale”. Tutto ha origine da una lettera del 24 novembre 2022 a firma del Segretario Comunale, indirizzata a Sindaco e Giunta. La dottoressa Munda esprime perplessità in relazione al contenuto dell’articolo 5 del Regolamento in quanto la formula “sentiti i Capigruppo” genera confusione interpretativa circa la discrezionalità, in capo al Presidente del Consiglio Comunale, di formularne l’Ordine del Giorno. Semplicemente si ipotizza l’eliminazione della frase “sentiti i Capigruppo”. Il sindaco Toscani, fa propria questa proposta.
La Lista Uniti per Villa ne chiede una diversa formulazione che, pur rispettando la prerogativa del Presidente del Consiglio, consenta un coinvolgimento preventivo di tutti i Gruppi Consiliari come era nello spirito di chi aveva redatto il Regolamento del Consiglio Comunale. Per questa ragione viene richiesto un rinvio della modifica del Regolamento per approfondirne, congiuntamente, il testo e non minarne lo spirito di coinvolgimento democratico che era stato auspicato e condiviso. A questo si aggiunge la richiesta del Gruppo Uniti per Villa di modificare i tempi di preavviso delle convocazioni dei Consigli Comunali per consentire a tutti i Consiglieri di documentarsi in merito agli atti allegati ( solo per l’ultimo Consiglio oltre 150 pagine di dati e schemi da approfondire in tre giorni !).
Il sindaco non accetta alcun rinvio e mette in votazione la modifica del Regolamento che passa con i soli voti di maggioranza.
Alcune domande sorgono spontanee :
1) perché il contenuto della lettera del 24 novembre 2022 a firma del Segretario Comunale non è stato preso in considerazione nella passata Consiliatura? Forse che l’attuale maggioranza, se avesse perso le elezioni in maggio 2023, non avrebbe richiesto la modifica del Regolamento per ovvi motivi di opportunità ?
2) perché non si vuole coinvolgere in maniera costruttiva i Capigruppo di Maggioranza e di Minoranza, tenuto conto che le elezioni possono trasformare le “maggioranze” in “minoranze” e viceversa ?
3) perché si è voluto, di fatto, modificare le prerogative del Presidente del Consiglio Comunale come attore “super partes” ed attento alle necessità di tutti i Consiglieri (di maggioranza e di minoranza), trasformandolo in mero esecutore di indicazioni provenienti dalla Giunta?
La lettera della dottoressa Munda, da una preoccupazione di carattere tecnico, si è trasformata in un pretesto politico. Poiché nella Pubblica Aministrazione nulla vi è di definitivo e tutto è modificabile, nella variazione dei ruoli fra maggioranza e opposizione, in futuro si potrebbe arrivare ad affermare che la colpa è stata tutta del Segretario Comunale...
Il Gruppo Consiliare Uniti per Villa