E’ durata poco la sua avventura di Presidente del consiglio. Un incarico svanito dopo 4 giorni. ‘’Avevo già pronta la lista dei ministri: solo tredici persone, nessun ministro senza portafogli: otto donne, 5 uomini’’ racconta l’economista Carlo Cottarelli. Lo fa al termine della serata che lo ha visto protagonista a Santa Maria Maggiore, alla rassegna ‘’Pensieri e sentieri’’, dove ha presentato il suo libro ‘Chimere.
Più di un’ora di economia e finanza miste a politica e considerazioni.
Chiude, dicevamo, con la sua breve esperienza . mai nata - di presidente del consiglio. Ma spazia tra lo spread e il salario minimo, tra la Banda europea e l’inflazione, tra la scala mobile e la crisi del 2008-2009. Ma anche parlando di extraprofitti delle banche e del processo tecnologico.
Brillante e semplice nell’esposizione, Cottarelli tiene viva l’attenzione di un nutrito pubblico corso ad ascoltarlo nel parco di villa Antonia.
L’ultimo sos di Giancarlo Giorgetti (Ministro dell’Ecomonia) che parla di ‘’legge di bilancio complicata’’ invita Cottarelli a dire che ‘’già avevo fatto anni fa una revisione della spesa, dicendo dove era possibile intervenire con i tagli. Oggi ci sono ancora aree di interventi per risparmiare’’.
Torna anche sulla’tassa piatta’’ cavallo di battaglia leghista. ‘’ Cottarelli è categorico: ‘’Non la faranno mai. Anche se in passato le tasse a chi ha redditi alti sono state tagliate di più di quelli che hanno un reddito basso’’. E la tassazione degli extraprofitti delle banche? ‘’Misura sbagliata per tanti motivi – afferma – perché se si vuol mettere una tassazione la si metta su tutti i settori’’.
E sul salario minimo che, dice, ‘’ha alcune stranezze‘’ rimarca come tra i paesi del G7 solo ‘’noi non ce l’abbiamo’’.