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Attualità | 27 agosto 2023, 15:08

Si è concluso il primo corso dei Simposi Rosminiani straordinari

L’argomento è stato «Rosmini e l’Italia: storia, cultura, religione»

Si è concluso il primo corso dei Simposi Rosminiani straordinari

Si sono conclusi con successo, venerdì 25 agosto, i Simposi Rosminiani Straordinari, con l’intervento di Giovanni Carlo Federico Villa (Direttore di Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica) “Rosmini monumentale. Echi d’Italia unita” e di Samuele F. Tadini (Referente scientifico del Centro Internazionale Studi Rosminiani di Stresa) sul “Compimento dell’Edizione Nazionale e Critica delle opere di Antonio Rosmini”, la conclusione istituzionale dell’on. Daniela Ruffino (VIII Commissione ambiente, lavori pubblici e territorio della Camera dei Deputati) “Rosmini nella cultura italiana” e i saluti finali di don Eduino Menestrina (Direttore del Centro Internazionale di Studi Rosminiani).

I Simposi Rosminiani Straordinari di quest’anno, che hanno visto tra gli altri la partecipazione di Ernesto Galli della Loggia, Maria Gabriella di Savoia, Elisabetta Rizzioli, Federica La Manna, Vittorio Sgarbi, Ettore Gotti Tedeschi e Giovanni Maria Vian, hanno presentato al mondo ecclesiastico e laico la figura di Antonio Rosmini a tutto tondo - come sacerdote, religioso, filosofo, scrittore, teologo, letterato, uomo di cultura e patriota - in vista dei festeggiamenti del secondo centenario della fondazione dell’Istituto della Carità (Rosminiani) che si terrà nel 2028. L’argomento di questo primo corso dei Simposi Straordinari, che proseguiranno per altri quattro anni, è stato «Rosmini e l’Italia: storia, cultura, religione» e per la prima volta ha visto i Simposi aprirsi, oltre che alla filosofia e alla religione, alla storia, all’arte, all’economia, con un’importante risposta da parte di un pubblico eterogeneo, in cinque giornate ricche di ospiti di chiara fama provenienti dal mondo istituzionale, ecclesiastico e accademico.

“Accanto a molti elementi tradizionali, ai quali il pubblico è stato abituato dai convegni degli anni passati, quest’anno abbiamo introdotto diverse novità,” ha affermato don Eduino Menestrina: “Un palco che ci ha quasi trasportato in un salotto televisivo, la presenza di relatori di calibro nazionale che, accanto alla competenza nella propria disciplina, hanno saputo parlarci anche di Antonio Rosmini, una grafica più moderna e vivace per manifesti e pieghevoli, ma soprattutto un maggiore spazio concesso al dibattito, che si è voluto impostare".


C.S.

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