E' emergenza affidi temporanei di minori nel Verbano Cusio Ossola: solo nel mese di settembre in provincia sono stati accolti da famiglie affidatarie trenta minori non accompagnati provenienti dagli hotspot di Lampedusa o dagli hotspot centrali.
Le richieste ai Consorzi dei Servizi Sociali sono continue, e aumentano soprattutto nei fine settimana: "La prefettura ci aggiorna di ora in ora, e ogni giorno ci viene comunicato l'invio di minori nella nostra provincia. Minori per i quali va individuata una situazione di accoglienza e per i quali la nostra rete di famiglie non è più sufficiente - spiega la direttrice del Consorzio Servizi Sociali di Verbania Chiara Fornara - al momento, solo nella zona del Verbano, abbiamo già oltre trenta famiglie che hanno accolto nelle loro case ragazzini e bambini sbarcati in Italia e provenienti principalmente dai paesi dell'Africa come Mali, Guinea, Burkina Fasu, Costa d'Avorio, Egitto, Marocco."
I minori, solitamente ragazzini in età pre adolescenziale, hanno necessità di una famiglia che li accolga temporaneamente: "Chiediamo la disponibilità ad accogliere questi ragazzini fino alla maggiore età, ma considerata la situazione di emergenza valutiamo anche affidi più brevi." I minori che entrano a far parte delle famiglie ospitanti, nel più breve tempo possibile vengono inseriti a scuola: "Questi ragazzini conoscono solo qualche parola di inglese o di francese, a seconda del paese di provenienza, e per loro la prima cosa fondamentale è imparare la lingua. Il processo di alfabetizzazione inizia nelle scuole pubbliche, dove vengono immediatamente iscritti, ma vi sono anche molte realtà sociali e di volontariato che ci supportano ed organizzano corsi di italiano per questi profughi".
Per poter diventare famiglia affidataria non è necessario essere un nucleo famigliare tradizionale: "Singoli, coppie non sposate, il concetto di famiglia è molto ampio e l'unico requisito è quello di voler aprire il proprio cuore e la propria porta a questi ragazzini spaventati che hanno solo bisogno di serenità - spiega la direttrice - e soprattutto essere aperti ad accettare con rispetto reciproco cultura e tradizioni diversi. E' poi necessaria una disponibilità incondizionata perché nel momento in cui ci viene comunicato l'arrivo sul territorio di un minore non conosciamo né età né sesso. Le famiglie devono proprio essere aperte alla sorpresa dell'incontro".
Se interessati è possibile contattare il Consorzio Servizi Sociali del Verbano allo 0323/52268